Campania, aumentano i casi di attacchi ad animali domestici e di allevamento. Verdi: “Si accerti la natura delle aggressioni per evitare una inutile caccia ai lupi”
Aumentano le segnalazioni di attacchi subiti ai danni di animali domestici e da allevamento in Regione Campania. Per molti allevatori la responsabilità è da attribuire alla presenza di lupi che si spingono sempre più in prossimità dei centri abitati e degli allevamenti zootecnici. Alcune ricerche universitarie in corso, che tengono conto anche dei comportamenti dei lupi, tenderebbero ad escludere la loro esclusiva responsabilità. Probabilmente siamo in presenza di animali ibridi, nati dall’incrocio tra lupo e cane o semplicemente di cani rinselvatichiti. Pertanto nessuna caccia indiscriminata, si accerti bene la natura delle aggressioni per evitare un’inutile caccia ai lupi”-lo hanno dichiarato Francesco Emilio Borrelli, Consigliere Regionale dei Verdi ed il professore Vincenzo Peretti, genetista veterinario della Federico II.
“E’ necessario studiare attentamente il fenomeno – proseguono i Verdi – per adottare le giuste misure per arginare il problema. Nel caso di ibridi, od addirittura cani rinselvatichiti, è necessario mettere in campo in Campania un monitoraggio con successiva identificazione degli esemplari, attraverso analisi del Dna, ed intervenire, in caso di non lupo, con una campagna di sterilizzazione a tappeto per impedire la riproduzione di questi esemplari. Sottolineiamo l’importanza anche delle implicazioni giuridiche legate alla natura delle aggressioni agli animali. In caso di responsabilità dei danni causati dai lupi la Regione sarebbe costretta a risarcire il cento per cento dei danni subiti dagli allevatori. Negli altri casi potrebbe invece trattarsi di un risarcimento parziale. E’ evidente la necessità di fare chiarezza per salvaguardare la sopravvivenza dei lupi, specie protetta ed il cui numero è leggermente in aumento, e le casse della Regione”.
Articolo pubblicato il giorno 19 Maggio 2020 - 13:51