Nelle prime ore della mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 16 soggetti per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacenti, intestazione fittizia di beni ed altro, in quanto ritenuti appartenenti al clan Polverino, da oltre un trentennio operante nella zona di Marano di Napoli, Quarto e comuni limitrofi.
L’operazione si inquadra in una più ampia strategia di contrasto posta in essere dalla Procura della Repubblica di Napoli e dal Comando Provinciale dei Carabinieri che ha portato all’esecuzione di un provvedimento cautelare, il 2 maggio 2011, nei confronti di 57 persone ed all’arresto, il 4 giugno 2013, di altri 69 affiliati.
I relativi dibattimenti instaurati si sono conclusi con pesantissime condanne, divenute ormai definitive, comminate a capi e gregari del clan. Ulteriori provvedimenti cautelari notificati medio tempore ai vertici del clan, per eventi omicidiari, hanno determinato la condanna all’ergastolo dell’indiscusso capo clan POLVERINO Giuseppe (classe 1958), e degli affiliati apicali SIMIOLI Giuseppe (classe 1966), CAMMAROTA Salvatore (classe 1967), DE BIASE Claudio (classe 1968), LICCARDI Salvatore (classe 1974) e SIMIOLI Salvatore (classe 1967).
Il provvedimento cautelare odierno è stato notificato alla “frangia” rimasta fedele a POLVERINO Giuseppe che, dopo la decimazione del clan, si è trovata in contrapposizione armata contro gli ORLANDO. Le indagini, svolte dal 2014 al 2017, hanno consentito di raccogliere – a carico degli odierni arrestati – indizi di reità in ordine alla loro partecipazione alle dinamiche criminali nell’area maranese.
Tra gli indagati figurano POLVERINO Vincenzo, reggente dell’organizzazione, e MARCHESANO Michele, con compiti di gestione dell’immenso patrimonio immobiliare del clan, rispettivamente cugino e cognato del boss POLVERINO Giuseppe, figure apicali attorno alle quali si sono aggregati i fedelissimi del barone.
Ed ancora, tra i soggetti indagati figurano CAPPUCCIO Ciro e DEL CORE Armando, entrambi condannati in via definitiva all’ergastolo in qualità di esecutori materiali dell’omicidio di Giancarlo SIANI, il cronista de IL MATTINO trucidato la sera del 23 settembre 1985. In considerazione dello status detentivo, CAPPUCCIO e DEL CORE non figurano tra i destinatari dell’odierno provvedimento cautelare, benché a loro carico siano stati raccolti idonei elementi d’accusa in ordine alla trentennale affiliazione al clan NUVOLETTA. Al riguardo è stato accertato che i NUVOLETTA prima, e ad oggi i POLVERINO e gli ORLANDO, hanno provveduto al sostentamento economico delle famiglie dei due killers che non hanno mai rescisso il loro vincolo criminale.
Nel corso dell’operazione è stata data esecuzione al sequestro preventivo di due attività commerciali, un bar ed centro scommesse a Marano di Napoli, del valore complessivo di 500.000 euro, intestati ad un prestanome ma di fatto riconducibili ad un affiliato del clan.
NOMI DEGLI ARRESTATI
– CANDELA Cristofaro, classe 1960 – art. 416 bis c.p.;
– CERULLO Luigi, classe 1972 – art. 416 bis c.p.;
– DE LUCA Alessandro, classe 1987 – art. 416 bis c.p.;
– DI MARO Raffaele, classe 1970 – art. 416 bis c.p.;
– ESPOSITO Luigi, classe 1982 – art. 416 bis c.p.;
– GIARRA Diego, classe 1988 – art. 416 bis c.p.;
– LANGELLA Nicola, classe 1965 – art. 416 bis c.p.;
– MARCHESANO Michele, classe 1960 – art. 74 T.U. D.P.R. 309/90 e 416 bis 1 c.p.;
– MORACA Felice, classe 1984 – art. 416 bis c.p.;
– NUVOLETTO Antonio, classe 1985 – art. 416 bis c.p.;
– POLVERINO Vincenzo, classe1958 – art. 110 c.p., 512 c.p. e art. 416 bis 1 c.p.;
– RAIMONDO Nicola, classe 1973 – art. 416 bis c.p.;
– RANIELLO Giovanni, classe 1982 – art. 416 bis c.p.;
– RUGGIERO Raffaele, classe 1987 – art. 74 T.U. D.P.R. 309/90 e 416 bis 1 c.p.;
– RUGGIERO Salvatore, classe 1986 – art. 416 bis c.p.;
– VISCONTI Claudio, classe 1981 – art. 110 c.p., 512 c.p. e art. 416 bis 1 c.p.;
Articolo pubblicato il giorno 26 Maggio 2020 - 06:44 / di Cronache della Campania