Saranno interrogati in mattinata gli avvocati fintiti ieri agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui fascicoli manomessi nell’ufficio del giudice di Pace di Marigliano.
Tra essi c’è anche Maria Luisa D’Avino, moglie del presidente della commissione regionale anticamorra Carmine Mocerino (Caldoro presidente). In carcere invece è finita Antonietta Briaca, impiegata del comune di Marigliano poi distaccata come cancelliere del giudice di pace, e ritenuta il vero dominus della cricca che veicolava i procedimenti giudiziari sempre dinanzi allo stesso giudice; ma era anche addetta a distruggere alcuni fascicoli processuali o a crearne di nuovi, in modo completamente fasullo, nel tentativo di rubare marche da bollo, per una truffa allo Stato di oltre 40mila euro.
Il gip Fortuna Basile ha firmato dieci ordini di arresti ai domiciliari a carico di altrettanti avvocati. Oltre alla D’Avino ci sono Raffaele Pellegrino, Raffaele Montella, Anna Sommese, Pasquale Ambrosino, Maurizio Incarnato; Filomena Liccardo (per la quale scatta la sospensione di un anno dalla professione di avvocato), Massimo Marra, Angelo Guadagni (per il quale c’è la sospensione di avvocato per un anno); Maria Rosaria Santoro (per la quale scatta la sospensione dalla professione di avvocato per un anno); Pietro Marzano.
Articolo pubblicato il giorno 12 Maggio 2020 - 06:52