Via dal carcere grazie alle norme anti Covid contenute nel decreto del marzo scorso emanato dal presidente del Consiglio. Sono 61 detenuti del carcere di Avellino che, avendo meno di 18 mesi di pena, potranno scontare il periodo residuo in regime di arresti domiciliari a casa o presso altre strutture autorizzate.
Il numero di detenuti nella struttura di Bellizzi Irpino scende dai 556 conteggiati a fine febbraio scorso, a 495, risolvendo anche il problema del sovraffollamento della struttura penitenziaria adeguata per un numero di ospiti non superiore a 500. Nel carcere di Avellino è stata attrezzata fin dal primo momento una tenda esterna per il triage rispetto ai nuovi arrivi e per verificare le condizioni di detenuti sospetti ma sono sospese le visite specialistiche e soprattutto psichiatriche all’interno. Solo in casi di emergenza i detenuti vengono condotti in ospedale.
Finora non si è registrato alcun caso di contagio nel carcere di Avellino, dove i colloqui con i familiari sono bloccati fino al 17 maggio prossimo, come in tutti gli altri istituti di pena, ma sono stati potenziati i mezzi per favorire le videochiamate, sempre alla presenza di agenti penitenziari. Da alcuni giorni la direzione del carcere di Avellino ha avviato la procedura per consentire la didattica a distanza per i detenuti che seguivano corsi scolastici e di formazione.
Articolo pubblicato il giorno 4 Maggio 2020 - 14:07