A fine marzo gli operatori turistici di Positano si sono riuniti per formare una nuova associazione di categoria con l’obiettivo di pensare, ripensare e reinventare il loro settore di appartenenza, all’insegna della massima sicurezza verso i clienti e i dipendenti. Tale sodalizio ha preso parte alle riunioni della Regione, comunicato agli enti locali e nazionali le preoccupazioni degli associati e fornito costantemente spunti e proposte.
Sebbene le indicazioni contenute nel DPCM 17.05.2020, nelle ordinanze regionali n. 48 del 17.05.2020 e n.49 del 20.05.2020, e nei diversi protocolli di sicurezza elaborati da INAIL e Regione Campania lasciano intravedere un’apertura nei confronti del settore turismo, a Positano sono state comunque riscontrate delle oggettive limitazioni operative, che si scontrano con le precipue caratteristiche degli storici locali ivi ubicati e del modo di intendere ristorazione e sicurezza in questo posto. Allo stato attuale, i protocolli vigenti dunque non permettono agli operatori, pur volendo, di riaprire in totale serenità per i collaboratori e per i clienti.
“Non per questo ci fermiamo – affermano i rappresentanti dell’Associazione dei Ristoratori di Positano -. Come noi, continua a lavorare anche il Coordinamento delle Strutture Ricettive di Positano, a rappresentanza degli interessi di un altro settore cardine della accoglienza turistica. Insieme, continuiamo costantemente a combattere e a rappresentare Positano nelle sedi adeguate, per trovare le soluzioni più adeguate a contemperare le diverse esigenze di sicurezza e di ripresa economica delle nostre attività e, di riflesso, del nostro stupendo Paese”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Maggio 2020 - 14:01