Salerno. Tra qualche giorno dovrà lasciare l’hangar occupato dal 2003 nell’aeroporto “Costa d’Amalfi” e nel quale ci sono gli aerei della Valar, la società che opera nel settore dell’aeromonitoraggio ambientale. E che rappresenta l’unica azienda aerea in campo nazionale ed internazionale ad essere stata certificata dall’Easa per l’installazione e l’utilizzo a bordo degli aerei, della nuova strumentazione scientifico/tecnologica realizzata dal Cnr, necessaria per l’espletamento delle missioni di aeromonitoraggio ambientale. Azienda che, dal 2017, è la sola nel Sud Italia a poter gestire corsi di addestramento al volo.
Una storia quasi ventennale, dunque, che rischia di essere cancellata col classico colpo di spugna e senza nessun altra alternativa. Perché Gesac, la società che, dopo la fusione per incorporazione gestisce lo scalo salernitano, ha comunicato di non voler più rinnovare la concessione triennale che scade a metà di questo mese. «Avevamo chiesto una proroga – spiega l’amministratore Domenico De Filippo – oppure di essere spostati in un’altra area, tenuto pure conto che non si sa quando cominceranno i lavori per l’ampliamento della pista, in quanto è in corso una battaglia legale e a tutt’oggi non c’è ancora una data sicura. Ma è stato tutto inutile, perché non è stato neppure possibile, come da me richiesto, incontrare i responsabili societari per discutere della situazione e trovare una soluzione».
Articolo pubblicato il giorno 4 Maggio 2020 - 09:53