Sembra ieri, che il campionissimo del ciclismo italiano se n’e’ andato insieme a tutti i ricordi delle leggendarie sfide con l’avversario di sempre Fausto Coppi. Una rivalita’ che, insieme, fece la storia di questo sport e dell’Italia, dividendo e allo stesso tempo risollevando, dal dopoguerra in poi, quello che sarebbe diventato il Bel Paese. A ricordare le gesta di Ginettaccio, a vent’anni dalla sua morte, sono arrivate le parole emblematiche del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha riportato alla memoria il vincitore di tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948) non solo per le sue imprese sportive ma anche per il valoroso impegno nel salvare i perseguitati dai nazifascisti. “Il nome di Gino Bartali, campione e leggenda del ciclismo italiano – sottolinea il presidente della Repubblica – e’ iscritto a grandi caratteri nella storia dello sport nazionale e rappresenta uno dei simboli dell’Italia del dopoguerra. Sara’ ricordato anche come Giusto tra le Nazioni per il coraggioso e silenzioso impegno nella rete di salvataggio, costruita dall’Arcivescovo e dal Rabbino di Firenze, che consenti’ a centinaia di cittadini di religione ebraica di sottrarsi alla persecuzione e alla deportazione”. Tra i suoi tanti trionfi quello al Tour de France targato 1948, a detta di molti, contribui’ ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. “La discrezione con cui negli anni ha custodito un’impresa di cosi’ grande valore umano rende ancora piu’ onore alla sua memoria.
La Repubblica – afferma Mattarella – lo ricorda, a vent’anni dalla scomparsa, come un atleta di straordinario valore, ma anche come un testimone di quello spirito di solidarieta’, di sacrificio, di dedizione che ha rilanciato il Paese agli occhi del mondo”. Il Capo dello Stato nel suo messaggio ha anche evidenziato che “le imprese di Bartali al Giro d’Italia, al Tour de France, nelle grandi classiche internazionali, hanno suscitato entusiasmo tra gli italiani e rafforzato le loro speranze anche in momenti molto difficili”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Maggio 2020 - 19:56