Una raccolta firme per condonare arretrati di 5 rate, con una differenza minima di 5 mila euro, sul prestito di 25 mila previsto dal decreto per le imprese. Cosรฌ, gli imprenditori ritornerebbero in bonis nel sistema creditizio, ricominciando ad operare con gli istituti di credito, secondo Union Pmi.
16 milioni di italiani segnalati nelle banche dati.
6 milioni di italiani hanno regolarizzato la propria posizione ma restano segnalati.
38 milioni, il numero dei contribuenti.
5 milioni e 300 mila, le partite iva.
2 milione e 100 mila, le partite iva segnalate.
Questi i dati su cui Union Pmi lancia la sua ultima provocazione. โDopo aver letto tali numeri โ ha dichiarato il Presidente, Pasquale DโAlena โ che senso ha il decreto liquiditร erogato dalle banche?โ
Una voce, quella della Confederazione, sempre piรน decisa e determinata, nella realizzazione di opzioni concrete da poter realizzare a favore degli imprenditori.
โLe banche non danno soldi alle imprese โ ha continuato DโAlena โ che almeno restituiscano due mensilitร , cioรจ il periodo di chiusura, sulla base del fatturato del 2019. Questo โ ha concluso il Presidente, sarebbe un decreto a favore delle partite ivaโ.
La proposta firmata Union Pmi sarebbe un vero atto di solidarietร dello Stato, nei riguardi delle imprese, giร in difficoltร e ora a rischio chiusura. Sarebbe un vero e proprio paracadute sociale, come quello creato per il reddito di cittadinanza. Sarebbe ridare una seconda possibilitร , agli imprenditori che lottano per la sopravvivenza.
โChi uccide, riceve un condono. Chi paga in ritardo, ergastolo bancario: Rivoluzioniamo il sistema!โ
Articolo pubblicato il giorno 20 Aprile 2020 - 20:53