C’è anche un omaggio alla città di Maddaloni nel nuovo disco dei partenopei Corde Oblique. Si tratta della canzone “Le torri di Maddaloni”, ascoltabile al seguente link: http://cordeoblique.bandcamp.com/track/le-torri-di-maddaloni. Racconta Riccardo Prencipe, autore dei testi e delle musiche del gruppo ma anche docente: “La scuola dove insegno si trova proprio sotto di esse. Il primo anno in cui iniziai a insegnare scrivevo questo brano nelle lunghe ore di pausa. La scommessa era usare solo due accordi, come le torri, con un fraseggio sempre diverso.
Intitolato “The Moon is a dry bone”, l’album uscirà il 3 aprile e rappresenta l’ottavo capitolo nel percorso discografico dei Corde oblique. Un percorso tutto in salita ma non avaro di soddisfazioni: “Sicuramente non avere alle spalle una grande etichetta – continua Riccardo Prencipe – è stato un ostacolo che ha comportato tanti sforzi e sacrifici economici in questi ormai 15 anni di attività Ma questi sacrifici sono stati compensati dall’affetto dei nostri fan, ormai sparsi in tutto il mondo: Giappone, Bulgaria, Germania, Francia, Ungheria e Cina”
A proposito dei fan all’estero, prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19, era stato previsto anche un tour promozionale a supporto del disco che li avrebbe riportati in Cina in agosto, paese in cui erano già stati qualche anno fa suonando una decina di date (“La prima band italiana del circuito underground ad effettuare una tournée così lunga in un paese che sempre più si apre al mondo occidentale” titolava Il Corriere del Mezzogiorno).
Con questo ultimo tassello del loro personalissimo mosaico poetico, i Corde Oblique lanciano un genere che la band stessa definisce “folkgaze”, ovvero un miscuglio tra neo-folk e shoegaze. L’acredine dei tempi annidata nei vari brani è rilevata con coraggio ma è addolcita da una luce versata dall’infanzia, dalle regioni in cui la meraviglia riesce ancora a farsi primo motore e azione.
“The Moon is a dry one” include 11 tracce inedite, tra cui una cover degli Anathema (Temporary Peace). Da segnalare le collaborazioni che si susseguono nel disco: oltre a Caterina Pontradolfo, artista lucana sempre presente in tutti i lavori della band partenopea, impreziosiscono le trame vocali anche Andrea Chimenti e Miro Sassolini, due nomi storici del rock italiano. C’è poi anche un recitato dell’attrice Maddalena Crippa, famosa al grande pubblico per la sua partecipazione al film “No grazie, il caffè mi rende nervoso”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Aprile 2020 - 17:31