Dal 18 maggio prossimo circa 170 terremotati del sisma del 21 agosto 2017 di Casamicciola, ad Ischia, potrebbero trovarsi senza dimora per la cessazione del contributo di sistemazione alberghiera. Gli sfollati sono stati ospitati sino ad oggi in sette hotel ma l’entrata in vigore di una modifica della legge sugli interventi per i comuni ischitani colpiti dal sisma del 2017 ha disposto la cessazione al 30 aprile del contributo per la sistemazione alberghiera ed il passaggio a quello di autonoma sistemazione, equiparando cosi’ le circa 70 famiglie in hotel a quelle che avevano preso in fitto un immobile con i soldi del CAS (Contributo di autonoma sistemazione).
Il commissario per la Ricostruzione Carolo Schilardi ha concesso una proroga in ossequio alle normative anti virus che vietano gli spostamenti fra comuni ribadendo, pero’, che non ci sono presupposti normativi e copertura di spesa per ulteriori dilazioni e suggerendo che il contributo di autonoma sistemazione puo’ essere girato agli hotel ad ospitare gli sfollati se disponibili ad introitare un importo notevolmente inferiore a quanto sinora pagato dal Commissariato per la ricostruzione. Resta al momento difficile ipotizzare che in pochi giorni si possano reperire alloggi in fitto per tanti nuclei familiari ed in un momento gia’ complicato per l’emergenza virus. Il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, sta in queste ore contattando gli albergatori per trovare una soluzione che possa scongiurare il rischio dello sfratto, magari concentrando tutti i terremotati in una o due strutture ricettive.
Articolo pubblicato il giorno 27 Aprile 2020 - 18:10