Roma. Se gli studenti non torneranno a scuola entro il 18 maggio, per ragioni legate all’emergenza Coronavirus, le scuole superiori potranno prevedere un esame di Stato super light, con “l’eliminazione delle prove scritte di esame e la sostituzione con un unico colloquio, stabilendone contenuti, modalità e punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni”. E’ il contenuto di una bozza di dl Scuola e che sarà probabilmente discussa domani in Cdm. La data spartiacque, dunque, è il 18 di maggio. Sempre nel caso gli alunni non riescano a tornare a scuola la loro valutazione, compresi gli scrutini finali, potrà essere fatta “in modalità telematiche”, dice il decreto. Limitatamente all’anno scolastico in corso, in cui le lezioni sono ferme a causa del Coronavirus, per l’accesso all’esame di Stato si derogherà ad alcune norme: la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale, le sanzioni disciplinari, il superamento delle prove Invalsi, lo svolgimento dell’attività di alternanza scuola-lavoro e la votazione non inferiore a sei decimi. Durante il colloquio l’alunno verrà interrogato anche sulle esperienze maturate nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
Se non si dovesse tornare a scuola per quella data si valuterà la possibilità di riaprire il 1 settembre. In ogni caso ci potrebbe essere una deroga sui debiti e le ore di presenza in classe, ma la maturità sarà svolta in modo light. Se l’emergenza sanitaria consentirà il rientro in aula degli studenti, il Miur potrà stabilire con ordinanza che ci siano commissioni interne per esami di maturità e diplomi. Se l’emergenza coronavirus non consentirà il ritorno in aula il Miur potrà disporre con ordinanza scrutini e esami telematici. “Nell’ipotesi in cui l’attività didattica in presenza delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione non riprenda entro il 18 maggio 2020 ovvero per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami in presenza”, si legge, il Miur potrà disporre “la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche”. Inoltre, “per l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione”, potrà decidere “l’eliminazione delle prove scritte di esame e la sostituzione con un unico colloquio, stabilendone contenuti, modalità e punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni” si legge nella bozza.
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