È morto a New York Peter Beard, fotografo naturalista che con i suoi scatti ha raccontato l’Africa. Soffriva di demenza ed era scomparso il mese scorso: il suo cadavere è stato rinvenuto nei boschi vicini alla sua abitazione a Montauk, a Long Island. La causa della morte non è ancora nota.
Era nato a New York nel ’38. Ha iniziato a fare fotografie e a scrivere diari durante l’adolescenza. Nel 1957 entra all’Università di Yale per studiare Storia dell’arte. La sua vita è stata segnata dai viaggi. Innamoratosi dell’Africa, che visita per la prima volta a 17 anni, ci si stabilisce per un periodo.
Lavora per lo Tsavo National Park, dove con le sue fotografie documenta il pericolo di estinzione di 35.000 elefanti e altri animali selvatici, diventata poi l’argomento del suo primo libro, The End of the Game (1965).
Beard era solito accompagnare le sue fotografie con scritti estrapolati dal suo diario giornaliero, pratica diventata una cifra stilistica.
I suoi diari contengono ritagli di giornali, foglie secche, vecchie fotografie, disegni: le sue opere fotografiche infatti possono essere considerate a tutti gli effetti dei collage, in cui convergono pensieri, emozioni ed esperienze vissute dall’artista.
Articolo pubblicato il giorno 21 Aprile 2020 - 17:19