La Regione Campania unitamente all’ASL di Salerno aveva individuato il presidio ospedaliero di Scafati come centro Covid. Dopo gli opportuni e imprescindibili adeguamenti, il Mauro Scarlato – nonostante vari allarmismi – entra in funzione e pian piano va a regime ricevendo l’encomio da parte dei sanitari di tutta la regione.
I Consiglieri comunali Grimaldi e Russo decidono di visitare il nosocomio cittadino e il risultato della visita è riportato nel testo che si riporta di seguito:
“Questa mattina, come nostro dovere di consiglieri comunali, siamo stati in visita al nostro ospedale cittadino. Assieme al direttore generale Maurizio D’Ambrosio abbiamo visitato la struttura, visionato dall’esterno i reparti ed il loro funzionamento, incontrato e ascoltato personale medico e sanitario. Registriamo un clima di enorme lavoro e fatica ma anche di tanta fiducia ed entusiasmo, una costante attenzione alla sicurezza e alla salute, dei pazienti e della comunità. Vogliamo ringraziare di cuore, nella maniera più sincera possibile, il direttore sanitario, il responsabile del pronto soccorso, i primari, il personale ospedaliero, per la dedizione, la professionalità ed il coraggio che hanno messo in campo in queste settimane, e che quotidianamente profondono. Li ringraziamo per le loro facce stanche ma orgogliose, per i loro sorrisi dietro mascherine ed occhiali, per l’enorme sacrificio ed i tanti rischi che si stanno assumendo.
Sin dall’inizio abbiamo difeso la scelta di istituire un presidio di cura contro il Covid19 nella nostra città, contro chi alimentava paure e disinformazione, invocando addirittura l’esercito dinanzi all’ospedale (per sparare contro il virus?).
La visita di stamattina ci conferma la bontà di quella scelta, e il grado di eccellenza del nostro ospedale, della sua direzione, del suo personale.
Ora andiamo avanti, e non abbassiamo la guardia. Continuiamo a chiedere la costituzione urgente delle Usca – unità di assistenza medica – sul nostro territorio cittadino, ed il potenziamento delle misure di cura e assistenza domiciliare. Come sempre, chi può, restasse a casa. Insieme ce la faremo.”
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2020 - 16:38