Sono stati identificati e denunciati i circa 40 denunciati per aver partecipato alla messa di mezzanotte nella chiesa di Santa Maria delle Vergini a Scafati, violando il decreto della presidenza del consiglio dei Ministri per il contenimento del coronavirus. I carabinieri, che nella notte sono intervenuti con quattro pattuglie li hanno identificati e fatti uscire dalla chiesa per riportarli nelle rispettive abitazioni. Per ognuno di loro arriva una multa di 400 euro, con uno sconto del 30% se pagata entro 5 giorni, e il provvedimento di quarantena per 15 giorni in casa. La vicenda ha suscitato enorme sdegno e polemiche tra i cittadini che già da stanotte attraverso i social hanno criticato ampiamente l’accaduto. In tarda mattinata dopo l’intervento del sindaco sulla pagina facebook e dopo che sui social imperversava la polemica il parroco protagonista della vicenda, don Giovanni De Riggi, ha diffuso sempre attraverso i social una sua ‘giustificazione’. Che recita: “Nessuna volontà di violare la legge, fino ad oggi abbiamo sempre osservato con rispetto e puntualità, le indicazioni del Governo e della nostra Diocesi. Purtroppo da una mia lettura della circolare del Ministero dell’interno del 27 marzo, Direzione centrale per gli Affari dei Culti, avevo dedotto di poter celebrare nel rispetto di quanto in esso indicato. Alla celebrazione, tenuta a porte chiuse, erano infatti presenti le figure previste, assieme a loro familiari, opportunamente disposte una per banco, nel pieno rispetto della distanza sociale imposta, senza assembramenti. Non era una celebrazione pubblica. Sono profondamente spiaciuto, e pronto ovviamente ad assumermi le mie responsabilità, rispetto alle decisioni che le autorità prenderanno”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Aprile 2020 - 19:07