Salerno.”I lavoratori e le lavoratrici degli appalti di pulizia negli ospedali della provincia di Salerno sono lasciati al loro destino. Pochi dispositivi di protezione individuale, ricambi di tute, spazi idoneo per il ricambio, nonostante i solleciti ad aziende, direzioni amministrative e sanitarie degli ospedali, responsabili dellโappalto, prefetture e forze dellโordine, affinchรฉ venisse garantita a questi lavoratori essenziali la medesima attenzione e tutela che viene dedicata agli operatori sanitari in genere”. A denunciarlo รจ la Filcams Cgil Salerno in una nota. Il sindacato di categoria della Cgil accende i riflettori sulle condizioni di lavoro del personale in appalto nei presidi ospedalieri della provincia di Salerno, soprattutto nei reparti Covid.
“Fin dai primi giorni dellโemergenza – evidenzia la segretaria generale Maria Rosaria Nappa – abbiamo infatti dovuto incredibilmente evidenziare come entrare in un reparto Covid abbia lo stesso potenziale infettivo sia nei confronti di medici e infermieri sia per il personale delle pulizie: il contagio non si ferma di fronte al colore del camice indossato, ed รจ indispensabile che, in mancanza dellโadeguata fornitura da parte dellโazienda esecutrice, sia la struttura ospedaliera stessa a garantire gli strumenti di protezione a chi deve occuparsi della sanificazione. Un banale accorgimento che non รจ stato facile veicolare e che ora, dopo lunghi giorni in cui ci si รจ dovuti affidare alla sensibilitร e โgenerositร โ del personale medico ed infermieristico, se non in qualche caso sporadico, ora sembra essere stato compreso dalla gran parte delle direzioni sanitarie”.
Non solo. “Rimangono perรฒ – prosegue la Filcams Cgil Salerno – alcune difficoltร oggettive e strutturali come, in primis, i locali spogliatoio che abbiamo sempre denunciato essere inadeguati (Mercato San Severino, Sapri, Oliveto Citra sono tra i peggiori) e che, se fino ad oggi poteva essere considerato come una esigenza non prioritaria, oggi non si puรฒ piรน tollerare che oltre 30 lavoratori occupino una stanza di pochi metri quadri, in maniera promiscua tra uomini e donne, al massimo con una separazione improvvisata dai lavoratori stessi con lโutilizzo di lenzuola o armadietti, in alcuni casi senza possibilitร di una doccia. Questi sono esattamente i comportamenti rischiosi che tolgono tranquillitร ai lavoratori che non sono e non possono essere certamente tranquilli a tornare a casa con la preoccupazione di portare contagio in famiglia”.
Tra le richieste avanzate dai lavoratori al Prefetto, e che aspetta ancora convocazione, cโรจ “la necessitร di inserire stabilmente – e non solo per opportunitร estemporanee dovute ad un effettivo e conclamato contatto – i lavoratori degli appalti, che oltre al servizio di pulizie si occupano anche di ausiliariato, ristorazione, vigilanza, manutenzioni, guardiania e portierato. Resta quindi una prioritร , – conclude la Filcams Cgil Salerno – dopo che lโemergenza sarร passata, di far terminare lโaurea di umiliazione e sottostima per il lavoro invisibile degli operatori degli appalti della sanitร , dando loro la dignitร che ogni giorno si guadagnano sul campo, a partire dal giusto riconoscimento anche economico”.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 19 Aprile 2020 - 11:39