La rete delle Piazze del Sapere, nella persona di Pasquale Iorio, propone un patto pubblico-privato per la gestione della Reggia Patrimonio Unesco. Di seguito la lettera indirizzata alla direttrice Maffei, al presidente della Camera di Commercio e al sindaco di Caserta.
“Gentile Direttore,
lโampia discussione che si รจ sviluppata intorno al nuovo Logo della Reggia Vanvitelliana ripropone un antico problema: quale rapporto si puรฒ stabilire tra la Direzione di uno dei piรน grandi โattrattori turisticiโ del nostro paese ed il contesto territoriale in cui si colloca come bene comune. Eโ una questione aperta che si trascina da tempo, mai risolta, senza risposte adeguate โ per la veritร anche per responsabilitร delle istituzioni locali e degli attori sociali della nostra comunitร .
Non a caso le critiche piรน aspre โ a mio avviso molto appropriate โ vengono indirizzate al metodo da Lei adottato per realizzare il nuovo Logo, che detto per inciso non piace nemmeno a noi. Ancora una volta viene assunta una decisione importante per lโimmagine e per il futuro del prestigioso monumento con modalitร di tipo โverticisticoโ, senza nessun confronto e coinvolgimento con la cittร di Caserta, che pure viene indicata nel Logo stesso (come ha osservato ance il sindaco del Capoluogo).
Le ricordo che allโatto del suo insediamento come rete delle Piazze del Sapere/Aislo Campania inviammo un saluto di benvenuto e di buon lavoro a nome delle associazioni (che alleghiamo alla presente), con lโauspicio di poter di poter instaurare un proficuo confronto per valutare le opportunitร e le possibili forme di collaborazione con le istituzioni locali, ma soprattutto con il mondo del terzo settore e del volontariato che tra lโaltro hanno giร avviato buone pratiche di cooperazione con il progetto TCI Aperti per voi per il Teatrino di Corte. Tra lโaltro Lei conosce bene queste esperienze per il ruolo rivestito alla Presidenza Icom Italia (International Council of Museums Italia).
Proprio in questi giorni รจ stata resa pubblica sul Corriere della Sera una interessante proposta avanzata dal presidente e direttore di un altro prestigioso monumento, Il Museo Egizio di Torino: dare vita ad un patto pubblico-privato per far vivere e rendere fruibile i beni culturali del nostro territorio, grazie anche alla partecipazione dei cittadini.
Come giร abbiamo fatto con il Museo Campano, avanziamo anche a Lei e al MIBACT la proposta di convocare un incontro โ appena sarร possibile con la ripresa dallโemergenza sanitaria โ per valutare insieme contenuti e modalitร di un tale patto anche per la gestione della Reggia Vanvitelliana. A nostro avviso, in questo modo finalmente i meravigliosi spazi del monumento borbonico si potranno aprire alla cittร ed al territorio(come avveniva tempo fa con i Giardini della Flora); nello stesso tempo le risorse e le competenze delle associazioni possono diventare concrete possibilitร per affiancare e supportare il lavoro degli operatori โ ben sapendo che oggi uno dei vincoli piรน assillanti รจ diventato quello degli addetti, che si vanno riducendo per la carenza di fondi pubblici e ministeriali). Naturalmente nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali e dei compiti di ognuno.
A fronte di questo spirito di collaborazione speriamo che questa volta, speriamo che questa volta da parte della Direzione Reggia ci possa essere almeno una risposta con lโumiltร e lo spirito di ascolto che deve contraddistinguere chi gestisce beni comuni.”
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2020 - 12:31