Cittadino “del meridione d’Italia”, denuncia Feltri per “propaganda di idee fondate sull’odio razziale e sulla superiorita’ etnica”, ed annuncia che un eventuale risarcimento danni servirebbe per l’acquisto di “mandolini agli orfani napoletani”, oltre che a finanziare le ricerche contro il Covid nell’ospedale Cotugno. A presentare regolare denuncia alla Procura di Nola (Napoli), tramite il suo legale, Giuseppe Granganiello, e’ stato un pensionato 66enne di Pomigliano d’Arco, Pasquale La Sala, che vanta tra i propri parenti due donne eroi delle “quattro giornate di Napoli”, e che vorrebbe tendere la mano al nord per “mettere insieme le proprie culture e creare finalmente una grande nazione”. “Sono stanco delle offese – ha spiegato La Sala – mi affido alla giustizia per la difesa della dignita’ dei meridionali. Ho lavorato una vita intera, e siamo pronti a confrontarci con le esperienze dei lombardi. Abbiamo una storia gloriosa, ed abbiamo pagato cara l’unita’ d’Italia.
Una mia zia e’ un’eroina delle quattro giornate di Napoli, Maddalena Cerasuolo, cui e’ dedicata una targa al Ponte della Sanita’ a Napoli, e la mia testimone di nozze, Assunta Cutraro, 94 anni, e’ stata insignita della croce di ferro per aver fatto saltare in aria un sidecar tedesco durante l’insurrezione del popolo. Se uniamo le culture del nord e del sud, possiamo farne uscire una grande Italia. Basta odio”. Nella denuncia, l’avvocato Gragnaniello sottolinea che il riferimento fatto da Feltri di una presunta “inferiorita’ dei meridionali, appare essere frutto ed espressione di odio razziale” tanto da configurarsi come reato penale regolato non solo dall’ordinamento giuridico nazionale, ma anche dalle “disposizioni sovranazionali pattizie”. “La querela nei confronti di Feltri – ha detto Gragnaniello – e’ stata trasmessa in copia anche all’ordine dei giornalisti nazionale e regionale lombardo, affinche’ siano prese le necessarie misure nei confronti del proprio iscritto. Come La Sala destinerei il mio compenso a chi valorizza la meridionalita'”.