«Noi piegati dai debitiû, il grido di dolore dei piccoli imprenditori partenopei. Barbara Preziosi (Italia Viva): ëNon si possono lasciare sole centinaia di famiglie, si rischia che finiscano sotto il gioco della camorraû.
ëIl conto ormai è in rosso, i debiti si accumulano e non so come e se riapriremo. Abbiamo bisogno di aiuto, altrimenti non supereremo la crisiû. A rilanciare lâÂÂappello di Rosanna Bazzano e Giovanni Liscio, proprietari di un caffè letterario a Piazza Dante, è la coordinatrice provinciale di Italia Viva Barbara Preziosi. ëHo parlato stamane con gli imprenditori che hanno avviato questo splendido caffè letterario e con altri ristoratori della zona â spiega Preziosi â ed emerge una situazione drammatica. Porterò con forza la questione allâÂÂinterno del nostro gruppo affinché possano nascere rapidamente delle proposte che diano risposte concrete per le piccole e medie imprese che rischiano di essere spazzate via, o peggio di finire sotto il giogo della camorraû.
Molto rappresentativa la storia di Rosanna e Giovanni, perché è quella di una famiglia che quattro anni fa si è trovata senza lavoro e con una figlia da mantenere. ëRosanna è una donna straordinaria â spiega Barbara Preziosi â la sua storia è quella di una mamma che assieme al marito si è trovata quattro anni fa senza lavoro, dallâÂÂoggi al domani si è dovuta reinventare. Appassionata di letteratura e, come molte mamme, brava in cucina; Rosanna ha scelto di aprire assieme al marito âÂÂIl tempo del vino e delle RoseâÂÂ, un vero e proprio avamposto dal quale diffondere i semi della cultura allâÂÂinsegna della valorizzazione delle tradizioni partenopee. UnâÂÂazienda che in soli 4 anni ha dato lavoro a 6 dipendentiû. Azienda che rischia di sparire per i ritardi della burocrazia e le disattenzioni della politica.
ëAziende come quella di Rosanna e Giovanni â denuncia Barbara Preziosi â affrontano spese enormi anche in tempo di chiusura forzata. I 600 euro ricevuti di bonus gli sono bastati appena a pagare la bolletta della luceû. A fare i conti è la stessa Rosanna ëNon rientriamo neanche tra coloro che possono ricevere i 2.000 euro messi a disposizione dal piano regionale perché âÂÂfatturiamo troppoâÂÂ, qualcuno si interroghi sul fatto che paghiamo circa 36mila euro lâÂÂanno di fitto, più di 120mila euro per i dipendenti, altri 15mila per il suolo pubblico e la spazzaturaû. Un dramma che riguarda centinaia di imprenditori napoletani e migliaia di famiglie, se si guarda a dipendenti e indotto. ëVoci â dice Barbara Preziosi â che non si possono lasciare inascoltate, perdere loro significherebbe spezzare la spina dorsale della nostra stessa economiaû.
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