L’evento funebre organizzato nella città di Saviano in onore della salma del sindaco Carmine Sommese “ha esposto seriamente a rischio sanitario l’intero paese”. Lo ha scritto il responsabile del Dipartimento di prevenzione della Asl Napoli 3 Sud nella sua relazione all’Unità di crisi della Regione Campania in merito a quanto avvenuto ieri mattina a Saviano, dove centinaia di persone hanno seguito il corteo funebre in onore del sindaco, morto di Covid-19, in spregio al divieto di assembramento. La task force regionale ha deciso per la quarantena dell’intero paese, sancita da un’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca e valida fino al 25 aprile. Nella relazione si legge che “non sono state osservate le elementari norme di sicurezza imposte, non sono state rispettate le distanze sanitarie tra gli intervenuti al corteo funebre (si parla di circa 200 cittadini presenti in spazi ristretti con inevitabile vicinanza). La violazione delle misure di contenimento da virus Covid-19 potrebbe favorire la diffusione di agenti patogeni in quanto non vi è alcuna certezza sullo stato di salute delle persone che hanno preso parte al corteo funebre. Il potenziale rischio di diffusione del virus è in questo caso elevato e potrebbe mettere in serio pericolo anche la salute dei cittadini dei paesi limitrofi”.
Per questo si è ritenuto “opportuno limitare i contatti sociali tra i cittadini residenti in Saviano e la popolazione viciniora”. Le misure restrittive per il comune di Saviano sono state disposte, si legge nell’ordinanza, “per il tempo strettamente necessario all’individuazione dei soggetti che hanno partecipato al corteo funebre, ai fini della adozione delle conseguenti misure sanitarie di prevenzione individuale, oltre che all’applicazione delle sanzioni di legge da parte delle competenti autorità”. A tal proposito, ieri la Procura di Nola ha aperto un’indagine sull’accaduto al fine di individuare gli organizzatori del corteo funebre e chi vi ha partecipato.
Articolo pubblicato il giorno 19 Aprile 2020 - 11:56