“Ho visto questa idea del plexiglass e la trovo orribile e francamente impraticabile. Ho chiesto al comitato scientifico di indicare prescrizioni per le spiagge, distanze tra ombrelloni, sanificazione, per dare agli stabilimenti balneari il tempo di organizzarsi. Poi dobbiamo affrontare il tema dei controlli nelle spiagge libere”. A spiegarlo è il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, in un’intervista a “Repubblica”. “Ormai è chiaro che non ci sarà un giorno in cui il Paese, come d’ incanto, tornerà di colpo alla normalità. Avremo un periodo di tempo, fino al vaccino, in cui dovremo cambiare le nostre abitudini di vita: nel lavoro, nel tempo libero, nei trasporti e così anche nelle vacanze. Le faremo, ma dovremo rispettare limiti e regole” aggiunge Franceschini. In montagna “ci saranno prescrizioni da rispettare, ma certo la montagna ha grandi spazi e i problemi saranno concentrati in rifugi e impianti”.
Franceschini sottolinea poi che “l’ idea del bonus è quella di uno strumento per aiutare le persone con figli a carico e con reddito medio basso ad andare in vacanza, mettendo a loro disposizione una somma da spendere in strutture turistiche, dagli alberghi agli stabilimenti balneari. Un modo per aiutare imprese e famiglie insieme. Ma è presto per dire se saranno 500 euro a famiglia o una cifra più bassa ma a persona”. I musei e i siti archeologici riapriranno “a maggio, non dal 4 ma più avanti, potranno riaprire quelli in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza indicate dal comitato scientifico”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Aprile 2020 - 08:06