“Ringrazio il presidente dell’ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, che ha prontamente inviato al Consiglio di disciplina territoriale il mio esposto con il video che contiene le ultime gravissime dichiarazioni di Feltri contro sei milioni di cittadini della Campania”. Lo dice il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli. “Nel frattempo mi arrivano notizie di numerose petizioni”, aggiunge, chiedendo di inviarle “all’ordine della Lombardia a Milano al presidente Galimberti”. “Gli insulti di Vittorio Feltri ai meridionali sono vergognosi e inaccettabili. Mediaset, la Rai e La7 devono bloccare qualsiasi ospitata del direttore di ‘Libero’, stavolta non bastano le scuse. Definire inferiori i cittadini del Sud e’ indecente, non e’ liberta’ di opinione. Parlino Berlusconi, Salvini e Meloni e prendano le distanze”. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano.
“Da napoletano operoso ancorche’ coordinatore cittadino di Forza Italia sento forte il dovere di stigmatizzare le gravi parole di Feltri andate in onda ieri su una rete Mediaset. Premesso che ognuno e’ responsabile delle proprie azioni, o dichiarazioni, e che la provocazione di De Luca sulla chiusura dei confini ai lombardi e’ stata particolarmente sgradevole e certamente non in linea con la cultura dell’inclusione tipica dei napoletani, mi aspetto adesso che Mediaset prenda ufficialmente le distanze da certe esecrabili affermazioni, peraltro all’indirizzo di un popolo che piu’ di altri ha pianto i caduti di Bergamo e della Lombardia, predisponendo anche un periodo di stop alle sue ospitate televisive”. Lo afferma Stanislao Lanzotti, capogruppo e coordinatore cittadino di Forza Italia di Napoli.
“Quelle di Feltri sui meridionali, reputati ‘inferiori’, sono parole inaccettabili e indecorose. Spero che l’Ordine dei giornalisti, al quale peraltro sono iscritto, intervenga in modo rigoroso. Davvero non se ne puo’ piu’ di questi pregiudizi, rancori, superficialita’ nei confronti di noi meridionali. Ora basta”. Lo ha detto il deputato segretario di presidenza della Camera Alessandro Amitrano (M5s) nel corso del programma televisivo Mattina 9, commentando quanto affermato da Vittorio Feltri. “E’ ora di fermare questo tipo di narrazione del Meridione – ha aggiunto Amitrano – Non e’ piu’ tollerabile vedere trasmissioni televisive o leggere giornali infarciti di luoghi comuni, quando non di inspiegabile rancore”, ha concluso.
“Da napoletano operoso ancorche’ coordinatore cittadino di Forza Italia sento forte il dovere di stigmatizzare le gravi parole di Feltri andate in onda ieri su una rete Mediaset”. Lo ha affermato Stanislao Lanzotti, capogruppo e coordinatore cittadino di Forza Italia di Napoli. “Premesso che ognuno e’ responsabile delle proprie azioni, o dichiarazioni – ha aggiunto l’esponente di Forza Italia – e che la provocazione di De Luca sulla chiusura dei confini ai lombardi e’ stata particolarmente sgradevole e certamente non in linea con la cultura dell’inclusione tipica dei napoletani, mi aspetto adesso che Mediaset prenda ufficialmente le distanze da certe esecrabili affermazioni, peraltro all’indirizzo di un popolo che piu’ di altri ha pianto i caduti di Bergamo e della Lombardia, predisponendo anche un periodo di stop alle sue ospitate televisive”, ha concluso Lanzotti.
“Vittorio Feltri dice che noi del Sud siamo inferiori. Invito tutti i meridionali a non farsi contagiare dal virus della contrapposizione (anche perché lui non rappresenta il Nord), e di sentirci tutti italiani, soprattutto adesso che abbiamo bisogno di più unità e meno stupidità”. A scriverlo su Twitter è Vladimir Luxuria, commentando le recenti dichiarazioni del giornalista “Dopo le sue dichiarazioni sul Mezzogiorno, cosa dice di Feltri chi lo candidò al Quirinale?”. Lo chiede il senatore Gianni Pittella, capogruppo del Pd nella Commissione Politiche Ue. “Il 28 gennaio del 2015 – prosegue Pittella – Salvini e Meloni candidarono Vittorio Feltri al Quirinale come successore del Presidente Napolitano. Erano già molti anni che Feltri contrassegnava il suo giornalismo e le sue uscite pubbliche con dichiarazioni vergognosamente razziste e omofobe. In piena pandemia, in queste settimane, Feltri ritorna a qualificare i meridionali come ‘inferiori’. Non è saggio rispondergli nel merito. Lo fa già la storia e la cultura di tremila anni, dalla Magna Grecia ai giorni nostri. Né è utile farlo perché significherebbe dare qualche valore alla meschinità delle sue parole. Sarebbe prezioso invece interrogare Salvini e Meloni sul suo conto, visto che lo volevano Presidente della Repubblica. Sarebbe un atto certo postumo e tardivo ma almeno onesto dire: ‘abbiamo sbagliato, ne prendiamo le distanze’. E invece no. Il loro silenzio – conclude Pittella – grida la loro concezione del sud come disprezzata terra, utile solo alla conquista elettorale. Che sia monito per i meridionali”.
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