Dopo la scarcerazione del boss mafioso Francesco Bonura , dello ‘ndranghetista Vincenzino Iannazzo e quella del killer scissionista Giosuè Belgiorno almeno altri 70 esponenti di clan mafiosi e camorristici potrebbero beneficiare del decreto svuotacarceri che dovrebbe tutelare i detenuti dal pericolo di contagio da covid-19.
“Mai e poi mai i camorristi ed i mafiosi dovranno essere scarcerati. Qui si sta usando l’emergenza sanitaria da Coronavirus per concedere libertà a delinquenti, criminali, killer efferati e boss spietati. I detenuti ed i loro familiari protestano per il rischio contagio, ma sono quelle stesse persone che hanno devastato carceri occupato strade e dato vita a rivolte, provocando loro stesse un pericolo di diffusione del virus, quindi di cosa vogliono parlare? Prima di pretendere diritti, che comunque gli sono sempre stati concessi, riflettessero sui loro doveri di cittadini perbene, mai portai a compimento. Vergognosa poi la campagna di video sui social a favore della scarcerazione immediata dei detenuti al 41bis.” – dichiara il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – “Abbiamo deciso di lanciare questa petizione per chiedere che non sia concesso a criminali, camorristi e mafiosi di lasciare gli istituti carcerari sfruttando l’emergenza sanitaria in corso. Sarebbe una sconfitta dello Stato e rappresenterebbe un grave pericolo per le nostre città, si metterebbero in libertà criminali, capaci di mettere a ferro e fuoco le strade, e boss cruenti che hanno lastricato di sangue le strade della nostra terra.
I vari Cutolo, Di Lauro e Moccia stanno bene dove stanno, dietro alle sbarre e spesso anche in isolamento quindi super sicuri. La richiesta di uscire dal carcere già formalizzata da parte del boss Raffaele Cutolo della nuova camorra organizzata è palesemente una scusa e va respinta. Tutti hanno dei diritti, giusto, soprattutto quelli che hanno sofferto e pianto a causa dei boss, hanno il diritto di essere protetti e al sicuro, non lo sarebbero con i camorristi rimessi in circolazione senza aver scontato pienamente le loro pene e il loro debiti con la società”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2020 - 21:02