Se i motori stentano a trovare la data per riaccendersi, c’è chi ha già deciso di ritornare mestamente ai box, facendo calare il sipario. Sono i tristi effetti dell’emergenza coronavirus, che ormai da settimane sta riscrivendo i calendari sportivi nazionali e internazionali. La lista degli eventi slittati o cancellati continua ad allungarsi. Nelle ultime ore si sono aggiunti i nuovi stop decisi da Formula 1 e Motomondiale. Il ‘Circus’ ha rinviato anche il Gran Premio del Canada, originariamente in programma dal 12 al 14 giugno. L’ennesimo appuntamento posticipato in questa travagliata stagione dopo Bahrain, Cina, Vietnam, Olanda, Spagna e Azerbaigian. Australia e Montecarlo, invece, sono definitivamente annullati. A questo punto, l’onore della partenza del Mondiale ‘passa’ alla Francia. Ma certezze al momento non ce ne sono: la gara di Le Castellet è programmata per il 28 giugno ma resta a forte rischio. Tra gli stessi protagonisti del Circus non è che serpeggi proprio l’ottimismo: “In realtà non sappiamo quando torneremo a gareggiare, penso che quando inizieremo, il nostro calendario sarà piuttosto frenetico”, ha detto Daniel Ricciardo durante una diretta Instagram, prima dell’ufficializzazione del rinvio del Gran Premio del Canada. “Penso che proveranno a condensare e spremere il più possibile i tempi fino al nuovo anno”, ha aggiunto l’australiano della Renault, dichiarandosi convinto che si partirà a luglio. Da registrare anche le novità, purtroppo in negativo, del calendario Motomondiale. Slitta ancora la partenza del Mondiale: Fim, Irta e Dorna Sports hanno annunciato il rinvio a data da destinarsi di due delle tappe più ‘calde’ della stagione, il Gran Premio d’Italia e del Gran Premio di Catalogna, in programma rispettivamente all’Autodromo del Mugello dal 29 al 31 maggio e al Circuit de Barcelona-Catalunya dal 5 al 7 giugno. Al momento quindi la partenza della classe regina è fissata per il Gp di Germania del prossimo 21 giugno al Sachsenring. Ma incombono nubi minacciose sul proseguo della stagione: e lo stesso Carmelo Ezpeleta, numero uno di Dorna, non esclude il rischio che nel 2020 non si possa correre.
Oltre alla delusione per l’attesissimo appuntamento del Mugello, gli sportivi italiani devono incassare anche un’altra delusione: come ormai ci si aspettava, è stata messa la parola fine alla massima serie di basket. In una nota si spiega che il presidente della Fip Petrucci, “considerata la determinazione della Lba di demandare ogni e qualsivoglia decisione in merito alla chiusura anticipata della stagione 2019/2020 e sentito per le vie brevi il Consiglio Federale, dichiara concluso il campionato di Serie A”. Una decisione “presa a seguito della perdurante emergenza epidemiologica da Covid-19 su tutto il territorio nazionale”. In precedenza la Fip aveva già deciso di mandare in archivio il campionato di A2. Una resa, quella della pallacanestro, che segue quella del rugby, primo sport di squadra a decidere ufficialmente per lo stop definitivo e del volley.
Articolo pubblicato il giorno 7 Aprile 2020 - 22:36