I fatti del giorno

Coronavirus, morto il boss pentito Francesco Di Carlo

Condivid

E’ morto per una polmonite da Coronavirus il boss di mafia, diventato collaboratore di giustizia, Francesco Di Carlo. Il mafioso di Altofonte (Pa), storico narcotrafficante di Cosa nostra, per anni e’ stato detenuto in Inghilterra dove, dietro il paravento di una societa’ di import-export, gestiva traffici di cocaina per miliardi di sterline. Nel 1996 inizio’ la collaborazione con la giustizia italiana diventando tra i grandi accusatori dell’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri che indico’ come il mediatore dei rapporti che l’ex premier Silvio Berlusconi avrebbe avuto con la mafia. Un altro pentito, Francesco Marino Mannoia, affermo’ che Di Carlo aveva ucciso il banchiere Roberto Calvi.
Di Carlo, 78 anni, e’ morto in un ospedale di Parigi: da anni uscito dal programma di protezione viveva in Francia. Il boss, mente finanziaria delle cosche, non e’ mai stato condannato per mafia, al contrario dei suoi due fratelli, Andrea e Giulio, tutti mafiosi che si muovevano tra San Giuseppe Jato e Altofonte. Venne arrestato nell’85 in Inghilterra – contemporaneamente al sequestro di 57 kg di eroina tra Gran Bretagna e Canada – e condannato nell’87 per traffico di droga a 25 anni di carcere. Nel ’96 fu rimpatriato in Italia su sua richiesta e comincio’ la collaborazione con la giustizia. Per questo subi’ anche vendette trasversali come l’attentato incendiario alla ditta edile del cognato e l’omicidio del cognato del fratello Andrea. Di Carlo e’ sempre stato al centro di indagini su mafia e per omicidi, come quello del vice questore Boris Giuliano, ma senza subire condanne. Le sue dichiarazioni da collaboratore hanno riguardato diversi processi importanti da quello a Giulio Andreotti a quello a Marcello Dell’Utri da quelli per le stragi palermitane di via D’Amelio e Capaci sino a quello sulla presunta trattativa Stato-mafia. Nonostante le innumerevoli deposizioni, le interviste in tv e sui giornali e i due libri autobiografici Di Carlo, detto il macellaio di Altofonte, ha portato nella tomba tanti segreti di Cosa nostra appresi per oltre mezzo secolo tra gli anni ’80 e ’90.


Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2020 - 17:38
Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Benevento, foglio di via illegittimo: assolto 43enne di Caserta

Il tribunale di Benevento ha accolto la difesa dell'avvocato Gerardo Giorgione nel processo contro Daniele… Leggi tutto

15 Novembre 2024 - 22:17

L’Asl avvia un procedimento disciplinare contro l’infermiera chiromante su TikTok

Torre del Greco. L’infermiera di professione e chiromante su TikTok, Patrizia Esposito, è al centro… Leggi tutto

15 Novembre 2024 - 21:38

Superenalotto, realizzato un 5 da 125mila euro. Tutte le quote

Nessun 'sei' né '5+1' al concorso Superenalotto - Superstar numero 182 di oggi. Un punto… Leggi tutto

15 Novembre 2024 - 21:14

La Procura Generale contro Adolfo Greco: “E’ fedele agli interessi delle compagini mafiose”

Napoli. “Greco non risulta svolgere un ruolo borderline ma è assolutamente coerente e fedele agli… Leggi tutto

15 Novembre 2024 - 20:58

Estrazioni del Lotto e numeri vincenti 10eLotto del 15 novembre 2024

Ecco le estrazioni del Lotto di oggi 15 novembre: BARI 05 90 61 77 39… Leggi tutto

15 Novembre 2024 - 20:38

Evade dai domiciliari lo stesso giorno dell’arresto e commette altri tre furti

Ladro seriale, evade dai domiciliari e commette altri tre furti. Utilizza gli arresti in casa… Leggi tutto

15 Novembre 2024 - 20:13