“Quattordici giorni per avere l’ esito di un tampone eseguito ad un paziente, nessun dispositivo di sicurezza, neanche una mascherina. Ci hanno mandato allo sbaraglio contro il Covid-19”. E’ lo sfogo di M.A., medico di Posillipo, quartiere residenziale di Napoli, dopo un mese di sollecitazioni angosciate dei pazienti, molti dei quali anziani, e di telefonate senza risposta alla ASL. “Noi medici di base siamo soli e senza armi. Un mio paziente e’ morto di Coronavirus.
Ma i morti reali per l’ epidemia potrebbero essere di piu’, perche’ i tamponi non vengono eseguiti neanche post-mortem”. Bisognerebbe estendere il numero dei tamponi ? “Certamente, come suggeriscono diversi infettivologi. Anche se bisogna ripeterli giorni dopo. Un tampone costa circa 15 euro, un giorno di ricovero in rianimazione oltre 3 mila, si eliminerebbero comunque molti propagatori del contagio” E il test rapido per il rilevamento degli anticorpi ? “Ne ho qualcuno, ma non sono ancora del tutto attendibili”. A Napoli la situazione non e’ ancora drammatica. “Si, ma quello che viene fuori non e’ la realta’. Per chi e’ in prima linea, il quadro e’ disastroso”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Aprile 2020 - 12:10