“Dobbiamo essere molto cauti nelle misure che prendiamo per evitare che ci sia una ripartenza della curva dei contagi. Bisogna muoversi in maniera graduale, individuando alcuni settori su cui e’ possibile fare riflessioni accompagnandoli però da misure di monitoraggio, per vedere se riusciamo a mantenere l’R con zero sotto la soglia che ci interessa. La circolazione del virus e’ meno intensa ma e’ presente. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di portare R0 sotto uno, dobbiamo muoverci passo dopo passo. Il movimento e l’attività fisica anche sono importanti per la salute, ma dobbiamo declinarli in modo che il rischio sia ridotto”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. E poi ha aggiunto: “Se non siamo molto puntuali nell’adottare le raccomandazioni la circolazione del virus può riprendere in maniera più intensa. Ci sono stime variabili da Regione a Regione in un numero abbastanza limitato”, ha spiegato.
“Il 90 per cento delle persone, in Lombardia un po’ di meno, e’ ancora suscettibile” al contagio, ha aggiunto prima di chiarire: “Per raggiungere l’immunità di gregge bisogna avere tra il 60 e il 70 per cento delle popolazione che e’ immunizzata. Oggi stimiamo che oltre il 90% degli italiani non è venuto in contatto con il virus Covid-19. Se non siamo molto attenti la circolazione del virus può riprendere in maniera più intensa. Al momento c’è uno studio di sieroprevalenza per indagare quante persone sono venute a contatto col virus e capire qual è la circolazione. Ci sono stime variabili da regione a regione ma in generale il 90% delle persone in Italia non è venuto a contatto col virus. Questo vuol dire che una larghissima parte della popolazione e’ ancora suscettibile. Per avere l’immunità di gregge bisognerebbe avere circa l’80% di persone venute a contatto col virus, dunque il target e’ molto lontano. Quindi non c’è un golden standard”. E ancora: “Il tema del test e’ un tormentone che ci accompagna giorno dopo giorno. I test oggi sono dei test che vanno a cercare anticorpi contro il virus, sappiamo che ci sono molti prodotti sul mercato e il numero è in crescita, questo è un dato positivo. Questi test sono in fase di validazione, questa è una realtà importante per cogliere il significato di questi test, oggi patenti di immunità è difficile poterle dare, laddove risulti positivo è necessario aggiungere un tampone. In prospettiva questo evolverà acquisiremo nuove conoscenze e daremo ulteriori dettagli”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2020 - 22:13