Costretti dall’emergenza al lavoro da casa gli italiani scoprono vantaggi e difficolta’ dello smart working: per l’80% e’ una esperienza positiva, il 37% “sarebbe addirittura disposto a rinunciare a parte del proprio stipendio pur di continuare a lavorare dalla propria abitazione”, ma “un italiano su tre ha problemi per l’accesso alla rete o non ha disponibilita’ di computer e apparecchi tecnologici”. Emerge da un sondaggio di Izi in collaborazione con Comin & Partners su un campione di 1002 (1002, Rpt) persone tra i 18 ed i 65 anni. Gli italiani che hanno dovuto trasformare la propria casa in ufficio a causa dell’emergenza Covid-19, si stima, sono quasi due milioni. Tra i vantaggi “per oltre un terzo degli intervistati, c’e’ il risparmio del tempo che solitamente si impiega per recarsi al lavoro”. ama anche “maggiore flessibilita’ di orari (30%), risparmio economico su trasporti e pranzo (15%), possibilita’ di trascorrere piu’ tempo con la famiglia (13%)”, e c’e’ anche chi sottolinea come una svolta l’opportunita’ “di mangiare piu’ sano” restando a casa per il pranzo. In generale, “il 58% si ritiene abbastanza soddisfatto contro un 16% di poco soddisfatti”. Non mancano le difficolta’ ad organizzarsi: “il 23% ha dichiarato di ‘non staccare mai’, mentre il 5% fa fatica ad organizzare il proprio tempo e il 7% trova complesso gestire e pianificare il lavoro”. Per il 13,4% sono un problema “le distrazioni” inevitabili “tra coinquilini, famiglia, televisioni e quant’altro”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2020 - 16:33