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Coronavirus, il parlamento europeo vota la risoluzione per i ‘Recovery bond’

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Coronavirus, il Parlamento europeo ha approvato a Bruxelles, con il voto espresso “in remoto” da molti eurodeputati, una risoluzione non legislativa molto articolata “sull’azione coordinata per combattere la pandemia del Covid-19 e le sue conseguenze”. La risoluzione – che ha avuto 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astensioni – chiede tra l’altro “un massiccio pacchetto per la ricostruzione e la ripresa per sostenere l’economia europea dopo la crisi”, e precisa che il futuro Fondo Ue per la ripresa economica dovrebbe essere finanziato, fra l’altro, con obbligazioni (“recovery bond”) garantite dal bilancio Ue. Il testo chiede al paragrafo 17 che “l’investimento necessario sia finanziato da un aumento del Mff (il bilancio pluriennale Ue 2021-2027,ndr), dai fondi Ue e gli strumenti finanziari esistenti, e da ‘recovery bond’ (obbligazioni per la ripresa, ndr) garantiti dal bilancio europeo”. L’ultima parte del paragrafo precisa anche che “questo pacchetto non dovrà implicare la mutualizzazione del debito esistente e dovrà essere orientato verso gli investimenti futuri”. In precedenza, il Parlamento europeo aveva respinto, con il voto contrario determinante della Lega e di Forza Italia, l’emendamento 15 dei Verdi (sostenuto dal M5s, dal Pd e da Fdi), in cui si prospettava, in sostanza, l’emissione di eurobond per mutualizzare il nuovo debito pûbblico causato dalla pandemia. Quest’emendamento (che ha avuto 326 voti contrari, 282 favorevoli e 74 astensioni) chiedeva “che una sostanziale quota del debito che verrà emesso per combattere le conseguenze della crisi del Covid-19 sia mutualizzata a livello Ue”.


Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2020 - 17:21

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