Oltre 350 magistrati di tutta Italia, attraverso una iniziativa promossa da alcuni giovani colleghi del distretto di Napoli, hanno firmato una lettera indirizzata al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, contenente proposte e richieste finalizzate a garantire la ripresa, graduale e in sicurezza, dell’attività giudiziaria. I magistrati, privi caratterizzazione associativa-correntizia, hanno richiesto adeguate risorse economiche e atti di indirizzo politico mirati a garantire standard di sicurezza uniformi a livello nazionale, e disposizioni adatte a orientare le scelte che i dirigenti degli uffici giudiziari sono chiamati ad adottare nei singoli uffici. Sotto il profilo dell’organizzazione giudiziaria e’ stata richiesta la possibilità, per tutti i magistrati del settore penale, di sottoscrivere in forma digitale gli atti giudiziari, nonché l’eliminazione, limitatamente al solo periodo dell’emergenza, della trattazione orale e fisica di udienze, con celebrazione dei processi mediante trattazione scritta o videoconferenza. Inoltre, è stata proposta la limitazione degli accessi agli uffici per coloro la cui presenza non e’ indispensabile e la previsione di un numero massimo e contenuto di cause che possano essere trattate per ciascuna udienza.
Sotto il profilo della tutela sanitaria i magistrati, per limitare il rischio di contagio, hanno proposto la periodica sanificazione di tutti gli ambienti giudiziari e la manutenzione degli impianti di aria condizionata, oltre che la dotazione di materiale per la cura dell’igiene e altre misure specifiche. Di fondamentale importanza anche la richiesta che anche al personale amministrativo sia consentito l’esercizio dell’attività lavorativa in forma telematica da casa. Infine, il ministro Bonafede è stato chiamato a individuare e proporre al Parlamento i processi ai quali dare la priorità nella trattazione, così da evitare la possibile difformità di indicazioni da parte dei capi degli Uffici.
Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2020 - 16:21