Coronavirus, ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è collegato in video conferenza con il comitato di esperti in materia economica e sociale, istituito ieri. Secondo quanto si apprende, nel breve periodo ha chiesto al comitato di individuare, in stretto raccordo con il comitato tecnico-scientifico, le modalità più efficaci e innovative per uscire gradualmente dal lockdown, favorendo la ripresa delle attività produttive, anche attraverso l’elaborazione di modelli organizzativi che consentano la riapertura di fabbriche e aziende nelle condizioni di massima sicurezza per i lavoratori. Il premier, viene riferito, ha quindi chiesto al comitato di elaborare proposte da offrire al Governo per il progressivo e graduale ritorno alla normalità con riguardo alle più generali relazioni di comunità. Occorrerà valutare, al riguardo, tutti i molteplici profili coinvolti, sociali, economici, psicologici, culturali. Il presidente Colao e i membri intervenuti hanno mostrato la massima disponibilità a perseguire gli obiettivi indicati. Colao, si apprende, ha assicurato che sarà dato massimo impulso all’attività del comitato, in coerenza con l’esigenza, manifestata dal presidente Conte, di individuare soluzioni urgenti e efficaci.Una ripresa graduale legata alla curva del contagio.In assenza di un vaccino, le attività e i movimenti saranno regolati da disposizioni precise, perché nulla potrà essere veramente come prima. Sono due i fronti sui quali Palazzo Chigi sta lavorando. Il primo è quello legato ai tempi. La cosiddetta fase 1 finirà il 13 aprile quando, con un decreto di venerdì 10, è stato disposto di far ripartire le librerie, le cartolerie, i negozi per bambini, le aziende agricole, industriali, e altre legate alla filiera alimentare, sanitaria e meccanica.
Se poi tutto andrà bene, dal 4 maggio, dovrebbe essere consentito un allentamento dei vincoli alla libera circolazione dei cittadini ma con obbligo di mascherine, guanti e distanze di sicurezza. È possibile che venga deciso di consentire le riaperture a negozi di abbigliamento, di arredamento e tessili, con ingressi scaglionati, file e prenotazioni. I centri commerciali, però, continueranno a rimanere chiusi.
QUESTE LE DATE PREVISTE
18 aprile riapertura aziende agricole e industriali (non tutte)
– 4 maggio fine fase 1 è libera circolazione ma con obblighi come mascherine e distanza di sicurezza, per quel giorno prevista la riapertura di alcune attività commerciali come negozi tessili, di arredamento e d’abbigliamento con ingressi scaglionati, file lunghe e prenotazioni (no centri commerciali).
– 11-12 Maggio riapertura tribunali e uffici professionali
– 18- 25 Maggio riapertura altre attività di ristorazione con distanze da rispettare, possibile riapertura estetisti, parrucchieri e Barbieri con obbligo mascherina, ingressi singoli.
– 31 maggio ripartenza campionato di calcio e altri sport collettivi.
– Giugno-luglio riapertura centri sportivi ma solo per sport individuali o lezioni con basso assembramento. È l’inizio della fase 3.
– Settembre riapertura scuole superiori con divisione turni e lezioni online, ancora da decidere materne ed elementari.
Articolo pubblicato il giorno 12 Aprile 2020 - 10:14