Per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, aprire le attività subito “significa vanificare questo periodo di limitazioni”. Dichiara a La 7: “Mi affido ai medici. E comunque bisogna arrivare gradualmente. Una data possibile può essere quella del 2 maggio per la ripresa graduale”. “Bisogna agire con responsabilità – avverte – ma anche evitare morti sociali ed economiche”. Proprio per fronteggiare le necessità di chi ha perso forme di sostentamento legate a lavori saltuari o in nero, il Comune ha varato l’iniziativa ‘Cuore di Napoli’.
“Napoli è fatta di sommerso, di economia del quotidiano, dell’arrangiarsi – spiega – serve perciò un reddito quarantena fino a fine luglio. Il fondo ‘Cuore di Napoli’ e’ stato da risorse private e pubbliche. Ognuno riceve un codice e con quello si reca nei negozi e prende generi alimentari. Poi c’è il banco alimentare che ha sede nella Mostra d’Oltremare. Per quello c’è un numero verde da chiamare per ricevere a casa generi di prima necessità”.
Per fronteggiare la crisi economica della famiglie, sottolinea il sindaco, “dobbiamo esser più rapidi ed efficaci di usurai e criminalità organizzata, perché loro sanno dove bussare. Dobbiamo evitare il contagio criminale”.
Quanto a una ipotesi di non tenere il tradizionale corteo per la festa di San Gennaro il prossimo 2 maggio lo, “la darei per scontata. Ci rifaremo il 19 settembre anche se stare senza abbracci è insopportabile”. Da questa emergenza sanitaria, “dovremmo aver imparato che niente è scontato. Mi auguro che riscopriremo la bellezza del quotidiano”.
Articolo pubblicato il giorno 3 Aprile 2020 - 18:28