Non erano riusciti ad accedere alla Facolta’ di Medicina a causa del numero chiuso, ma si sono visti riammettere dal Consiglio di Stato, che in piena emergenza Coronavirus, ha iniziato ad aprire al principio secondo cui non e’ possibile limitare il numero di medici ammessi ai corsi di laurea per problemi di capienza degli Atenei, ma va reso “strutturale” lo studio online, proprio come sta avvenendo di questi tempi. Sono venticinque i decreti emessi dal presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato Sergio Santoro negli ultimi giorni, che hanno accolto, capovolgendo le pronunce in senso contrario del Tar del Lazio, i ricorsi presentati da altrettanti studenti delle province di Caserta e Napoli (difesi dall’avvocato Pasquale Marotta), che ora saranno immatricolati d’ufficio nelle facolta’ di medicina indicate, ma sono decine i ricorsi pendenti. Gli studenti avevano superato i test tenutisi la scorsa estate, ma si erano piazzati in una posizione della graduatoria non utile per rientrare tra i posti previsti dagli Atenei italiani.
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