Ariano Irpino non e’ piu’ un focolaio di contagio e le restrizioni decise dalla Regione Campania il 15 marzo scorso non sono piu’ attive dalla mezzanotte di ieri. Il primo effetto visibile e’ la rimozione dei blocchi di cemento dalle principali strade di accesso al comune che conta 23mila abitanti, e’ la seconda citta’ della provincia di Avellino, ma ha registrato il maggior numero di casi di Covid 19 e di decessi per le conseguenze del virus. L’isolamento forzato e’ durato 38 giorni esatti, con tre proroghe dei provvedimenti da parte dle presidente della Regione Campania, in seguito ai dati altalenanti sulle nuove positivita’. Tutto e’ partito da un focolaio registrato nell’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino, dove la mancata applicazione di protocolli di sicurezza ha bloccato non solo per diversi giorni le attivita’ all’interno della struttura, ma anche generato contagi tra il personale in servizio, pazienti e familiari di persone entrate in contatto con l’ospedale.
Proprio mentre si stavano riducendo i casi, grazie soprattutto alle misure di isolamento, alla fine di marzo scorso esplode un nuovo focolaio, questa volta all’interno della clinica riabilitativa e residenza sanitaria assistenziale del “Centro Minerva”. Immediata la proroga delle misure di contenimento, con un numero di vittime non soltanto ad Ariano Irpino, ma anche nei comuni vicini di Grottaminarda, Flumeri, Greci, Savignano Irpino, Montecalvo Irpino, Melito Irpino, Castelbaronia e Villanova del Battista. Piu’ di 30 i decessi, sui 51 registrati in tutta l’Irpinia, nel circondario di Ariano Irpino, con l’ultima vittima ieri nell’ospedale Frangipane. I virus non risparmia i religiosi, con il parroco della basilica cattedrale Don Antonio di Stasio e suor Emilia. Lutti che colpiscono tutta la comunita’ che si blinda in casa e si attiene al rispetto rigoroso della norme. Le multe per l’inosservanza saranno pochissime e di persone che hanno tentato di fare ritorno nella cittadina del tricolle. Ma da oggi c’e’ un po’ piu’ di gente in strada, munita di guanti e mascherine che cerca di recuperare un po’ di normalita’, sempre con le restrizioni che valgono in tutta la regione. I commercianti chiedono di poter riaprire, dichiarando Ariano Irpino zona franca urbana per far ripartire le attivita’, decimate gia’ dalla chiusura forzata.
Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2020 - 14:45