“Non siamo nella condizione di poter allentare” le misure. Cosi’ il premier Giuseppe Conte. “Non possiamo ancora abbracciare una prospettiva diversa. Per questo motivo ho firmato il Dpcm che proroga il regime delle misure fino al 13 aprile. Ci rendiamo conto che chiediamo un ulteriore sforzo”, ha aggiunto il premier. I morti sono “una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti”. Dice ancora il premier Giuseppe Conte.
“C’e’ una sparuta minoranza che non rispetta le regole. Dobbiamo rispetto per chi rischia la salute e chi e’ esposto ai focolai di contagio”. Cosi’ il premier Giuseppe Conte, dopo aver annunciato la proroga delle misure restrittive contro il coronavirus. “Dovremmo affrontare giorni di festivita’ con questo regime restrittivo”, ha aggiunto, dopo Pasqua “si valutera’ la prospettiva per programmare un eventuale allentamento delle misure. Non posso dire che ci sara’ il 14 aprile. Non siamo nelle condizioni”, ha affermato il presidente del Consiglio. “Mi dispiace che queste misure capitano in un momento particolare, di festività pasquali. Dispiace che capiti in un momento di serenità”, ma questa proroga “ci consentirà di iniziare a valutare con gli esperti una prospettiva. Dal momento in cui ci sarà un calo dei contagi potremo iniziare a pensare a un allentamento delle misure, ma non siam nella condizione di dire quando”.
“Credo che una decisione politica debba avere una base di evidenza scientifica, ma i decisori politici devono assumersi le loro responsabilità. Non ho mai detto che seguiamo alla lettera le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, ma che alla base delle nostre decisioni mettiamo i suggerimenti degli esperti. Stiamo affrontando un nemico invisibile, con cui non ci siamo mai confrontati, così come non si sono mai confrontati gli stessi scienziati”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Il decisore politico quando assume una decisine lo deve fare in scienza e coscienza, mettendo in conto tutti gli interessi in gioco – aggiunge -. Il criterio che deve guidarci sono i valori costituzionali, tra questi i diritti fondamentali dei cittadini, quindi il decisore deve cercare di leggere e interpretare, sulla base dei dati scientifici, i bisogni della propria comunità. La priorità è la tutela della salute, e contemporaneamente cerchiamo di ottemperare le necessità dell’economia”.
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