Il Consorzio Rete San Leucio Textile, che di solito produce tessuti di seta di alta qualita’, sta collaborando da circa una settimana con la cooperativa New Hope di suor Rita Giarretta, struttura che ospita donne che vengono da un passato di violenza e sfruttamento sessuale, che come sarte confezionano mascherine. “Sono bravissime e riescono a realizzarne 500 al giorno” spiega Gustavo Ascione, del Consorzio Rete San Leucio.
“Le mascherine, certificate dal punto di vista normativo, sono fatte con un tessuto messo a disposizione da uno dei nostri soci e che e’ in cotone al 100% – prosegue – lavabile e impermeabile in quanto sottoposto allo stesso trattamento degli abiti sportivi; i dispostivi sono riutilizzabili fino a 5-10 volte”. Le mascherine sono state gia’ consegnate a cittadini e alle carceri del Casertano, ovviamente gratuitamente, e andranno anche ad altre categorie di lavoratori, anche sanitari. “Abbiamo richieste da tutto il mondo – spiega Ascione – anche dai grossisti, cui pero’ diciamo di no, in quanto preferiamo darle a chi ha davvero bisogno. Inoltre abbiamo avviato uno studio con l’Universita’ Vanvitelli per capire se il nostro tessuto puo’ essere utilizzato anche per realizzare tute protettive”. La politica e’ di venderle a prezzo di costo solo a soggetti forti economicamente, come le aziende che continuano a lavorare.
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