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Barriera anti-Covid per gli anestesisti dell’Asl Napoli 2 Nord: nasce da un’idea Made in Naples

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Tutti gli ospedali dell’Asl Napoli 2 Nord, già dalle prossime ore, saranno dotati dell'”Aereosol Stop” la scatola anti-Covid19 che protegge gli anestesisti. La dottoressa Maria Rosaria Basile, responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione dell’ASL, analizzando i sistemi di protezione usati in Cina contro il virus, ha studiato una barriera inventata per proteggere gli anestesisti che intubano i pazienti. “Il momento in cui si intuba un paziente è molto delicato, – spiega la dottoressa – l’anestesista è costretto a stare in prossimità di bocca e naso del paziente e può capitare che vi sia una dispersione di aerosol, generalmente portatore di una forte carica virale. Per svolgere queste operazioni, infatti, si usano sempre le massime protezioni possibili. In Cina si sono “inventati” una scatola in plexiglass che si posiziona sulla parte superiore del paziente e, fornita di due ingressi per le braccia, permette di intervenire sul paziente senza esporsi al rischio di esposizione diretta all’aerosol. Ci è sembrato un sistema facile e intelligente che può assicurare un elevato livello di protezione, per questo abbiamo pensato di realizzarne una nostra versione”.La realizzazione della versione napoletana dell’invenzione cinese è venuta poi grazie al fornitore di un panettiere. La dottoressa Basile, infatti, avendo visto una barriera simile in una panetteria della provincia, ha chiesto consiglio al titolare. I passi successivi sono stati: la realizzazione del primo modello con la collaborazione dell’infermiere Antonio Sabatino dell’ospedale di Giugliano, la sponsorizzazione del sistema da parte dell’avvocato Raffaele Pacilio (cugino dell’infermiere) per le donazioni per la realizzazione del dispositivo a favore dell’ASL Napoli 2 Nord. Dice Antonio d’Amore, direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord: “Tutti i nostri servizi stanno lavorando in collaborazione per dare il proprio contributo alla gestione di questa pandemia sul nostro territorio. Medici, infermieri e OSS sono in prima linea, ma dietro di loro ci sono i Tecnici e gli Amministrativi; senza il loro contributo, il lavoro dei sanitari sarebbe impossibile. Ringrazio tutti, dal primo all’ultimo per il senso di responsabilità, la maturità e l’impegno che ciascuno sta dimostrando”.


Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2020 - 18:25

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