Il ritorno in classe a settembre potrà avvenire “a piccoli gruppi e prevedendo eventualmente meta’ della didattica in presenza e meta’ a distanza”. Lo ha affermato a Rainews24 la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, precisando che è questa l’ipotesi alla quale il ministero e i tecnici della task-force stanno lavorando se si concretizzerà lo scenario di un virus “che non ci ha abbandonato, ma non è più così aggressivo”.
“Noi siamo al lavoro – ha spiegato la ministra – per dare una prospettiva agli studenti, al personale scolastico e alle famiglie. A settembre a scuola bisogna tornare, ma nel rispetto assoluto delle prescrizioni scientifiche e nella sicurezza di tutti coloro che ci metteranno piede”.La ministra Lucia Azzolina si è dichiarata pronta “a partire dalla chiusure delle attività didattiche, quindi luglio e agosto, a mettere a disposizione i locali delle scuole, i cortili e le palestre affinché si possano organizzare i centri estivi” per i bambini più piccoli. Parlando a Rainews 24, la titolare dell’Istruzione ha spiegato che nei centri “non sarà coinvolto il personale scolastico, ma verranno coinvolti tutti gli enti locali, le associazioni, il terzo settore”.
Azzolina ha sottolineato che sui centri estivi “sto lavorando con gli enti locali insieme ai ministri Bonetti, Catalfo, Spadafora e Manfredi. Per i bambini della scuole materne – ha concluso – stiamo lavorando in questi giorni, non soltanto per la prospettiva del ritorno a settembre, ma anche in una prospettiva piu’ vicina temporalmente, perché abbiamo bisogno di dare delle risposte alle famiglie che torneranno a lavorare”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Aprile 2020 - 17:09