E’ stato arrestato il medico di base che il 2 aprile scorso ha preso a calci e pugni un 85enne a Calimera, in Salento. Il medico è stato posto dai carabinieri agli arresti domiciliari per lesioni personali aggravate dalla sua qualifica di pubblico ufficiale e dai motivi futili e abietti. A causa dell’aggressione, l’anziano ha riportato varie escoriazioni e l’infrazione di due vertebre. L’ordinanza di custodia cautelare è firmata dal gip del Tribunale di Lecce Giulia Proto che ha accolto la richiesta restrittiva avanzata stamattina dal procuratore Leonardo Leone de Castris e dal pm Massimiliano Carducci.
“Una aggressione selvaggia , la cui visione è a dir poco inquietante. Una violenza gratuita oltre che assurda, con la quale l’indagato si è scagliato sulla sua vittima anche quando era ormai a terra”. Lo scrive il gip di Lecce Giulia Proto nell’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di Vincenzo Refolo, il medico di base arrestato ai domiciliari per aver picchiato per strada un anziano di 85 anni, suo assistito.
“Una violenza davvero spropositata – scrive il gip – a fronte della semplice e banale insistenza di un paziente anziano, con evidenti problemi di deambulazione e che chiedeva solo una soluzione o un suggerimento dal suo medico curante per prenotare la visita specialistica di cui aveva bisogno, avendogli rappresentato l’insostenibilità dei dolori agli arti inferiori”. Il gip poi prosegue motivando le esigenze cautelari definendo il medico “soggetto privo di freni inibitori, incline ad azioni di inusitata violenza e che denota una pericolosità tale da far ragionevolmente prevedere che se lasciato in libertà, possa reiterare reati della stessa specie contro la persona, con esiti persino più gravi di quelli nella circostanza arrecati”. “Inoltre – conclude il gip – vi è altresì il pericolo di inquinamento probatorio”. Dalle testimonianze raccolte, l’indagato avrebbe chiesto agli astanti di non chiamare i carabinieri e di non dire nulla.
Articolo pubblicato il giorno 4 Aprile 2020 - 19:56