Economia

Sostenibilità ambientale: sempre più aziende plastic free con le borracce termiche

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Uno dei temi più delicati del momento è l’elevato grado d’inquinamento causato dalla plastica. Ridurre rifiuti non biodegradabili è un aspetto da tenere in considerazione per salvaguardare la salute di tutti, in particolare di chi verrà dopo di noi. Il parlamento europeo nel 2018 ha emanato la Public Waste Strategy che, tra le tante cose, prevede anche la completa eliminazione degli imballaggi non riciclabili entro il 2030.

Come le borracce termiche aiutano a inquinare meno

La plastica è una sostanza chimica costituita da lunghe catene di polimeri, è stata inventata nei primi del ‘900 e da quel momento si è diffusa sempre di più. È un materiale riciclabile ma difficilmente degradabile se disperso nell’ambiente: occorrono 30 anni affinché si decomponga e contando che i rifiuti di questo tipo sono aumentati dal 1 fino al 12%, si tratta davvero di un fenomeno disastroso per la natura. Per migliorare la situazione, però, ci sono differenti accorgimenti che si possono mettere in pratica, ad esempio impiegare oggetti riutilizzabili o con pochi imballaggi.

Siccome la maggior parte della plastica che non viene riciclata deriva dalle bottiglie che contengono acqua è proprio questo il punto di partenza da cui iniziare. L’acquisto di una borraccia termica non solo riduce la quantità di materie plastiche inquinanti ma dà anche dei vantaggi aggiuntivi, come la possibilità di tenere le bevande calde o fredde per molto tempo. Attualmente sono disponibili in commercio molti modelli quindi, per scegliere quella migliore adatta alle proprie esigenze, si può andare su questo sito, dove ci sono molti consigli utili da seguire.

Caratteristiche delle borracce termiche plastic free

Una borraccia termica è un contenitore realizzato in differenti tipi di materiali alternativi alla plastica, ma tutti certificati per uso alimentare; quelli più usati sono:

  • alluminio, un metallo molto leggero, e quindi molto pratiche da portare con sé.
  • acciaio, una lega di ferro e carbonio particolarmente resistente, indeformabile e non attaccabile dalla ruggine, è la scelta migliore che si può fare quando si acquista una borraccia termica;
  • vetro, un materiale trasparente derivato dalla silice che si può rompere facilmente.

Tutte le materie con cui sono realizzate le borracce termiche plastic free:

  • hanno una lunga vita;
  • non conferiscono all’acqua sapori aggiuntivi;
  • non emanano odori sgradevoli se usati per qualche tempo;
  • possono essere riciclate senza inquinare.

Tali materiali, inoltre hanno la capacità, chi più chi meno, di mantenere inalterate le temperature del liquido che accolgono, questo è un plus delle borracce termiche rispetto alle bottiglie normali. D’inverno permettono di avere tisane e bevande calde per poter combattere il freddo e d’estate mantengono succhi o acqua freschi per potersi rinfrescare. Una parte fondamentale di questi contenitori è il tappo, di solito a vite, ha una guarnizione in silicone capace di isolare completamente il contenuto.

Alcuni consigli per inquinare di meno

Oltre all’utilizzo di borracce termiche altri consigli per inquinare meno sono:

  • fare la raccolta differenziata, infatti se la plastica viene gettata nell’apposito bidone rientrerà nel normale ciclo di produzione dando origine ad altre bottiglie o anche a differenti oggetti come dei maglioni in pile;
  • acquistare alimenti sfusi, non solo frutta e verdura ma anche pasta e detersivi per ridurre gli imballi in plastica;
  • eliminare totalmente le stoviglie usa e getta, come piatti, bicchieri, posate e cannucce, preferire quelle personali da lavare e riporre in un pratico sacchetto in stoffa od optare per quelle in carta che inquinano meno;
  • bere l’acqua del rubinetto e non acquistare le bottiglie al supermercato; se non si ama il sapore di cloro che a volte questa ha ci sono vari sistemi per eliminarlo, come le caraffe filtranti o speciali dispositivi da istallare sull’erogatore del lavandino.

Acquistare una borraccia termica è, quindi, il primo passo per contribuire ad una riduzione del consumo di plastica in modo, così, da limitare l’impatto sull’ambiente.

 


Articolo pubblicato il giorno 15 Marzo 2020 - 08:21
Redazione

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