Sono quattro i detenuti deceduti nel carcere di Modena e due i feriti gravi durante le proteste di ieri. Allo stato non è risultato alcun segno di lesione sui corpi. Al magrebino morto ieri in serata si sono aggiunti nella notte altri tre morti. Due decessi, infatti, sarebbero riconducibili all’uso di stupefacenti, mentre il terzo detenuto e’ stato rinvenuto in stato cianotico, di cui sono si conoscono le cause. Le tre morti non sarebbero direttamente riconducibili alla rivolta nel carcere, precisano le fonti, anche se gli accertamenti sono appena cominciati e sono tuttora in corso. Anche per quanto riguarda le cause dei decessi, le verifiche sono in fase preliminare ed avrebbero evidenziato che uno dei tre e’ morto per abuso di sostanze oppioidi, l’altro di benzodiazepine, mentre il terzo e’ stato rinvenuto cianotico, ma non si conosce il motivo di questo stato.
Sono rientrati nelle celle intanto i detenuti del carcere di Pavia che ieri sera a partire dalle 20 circa hanno devastato la struttura. I carcerati sono scesi dai tetti e dai camminamenti dove si erano asserragliati dopo una trattativa con il procuratore aggiunto pavese Mario Venditti. La protesta, nata sull’onda dello stop ai colloqui ‘a vista’ per il coronavirus, riguarda lamentele su “questioni che riguardano il trattamento carcerario”. Sara’ l’inchiesta della Procura a far luce sulla dinamica della sommossa.
Articolo pubblicato il giorno 9 Marzo 2020 - 07:21