«Non capisco lo sciacallaggio fatto sulle strutture sanitarie in un momento tanto complesso, e in modo particolare rispetto ad una struttura come il Policlinico Federico II che sta pagando un tributo molto alto in termini di medici contagiati e in questa emergenza sta dando un forte contributo a tutte le strutture sanitarie e universitarie della regioneû. Così Maria Triassi, delegato del Rettore per lâÂÂAzienda Ospedaliera Universitaria Federico II e presidente della task force di Ateneo, in merito alle notizie diffuse da una testata giornalistica campana che tratteggiano il Policlinico Universitario Federico II di Napoli, dice Triassi, ëcome una sorta di deserto dellâÂÂassistenza, un luogo che si sarebbe sottratto al compito di affrontare e combattere la pandemia da Covid-19û.
Ed è sempre Triassi a spiegare che ënei fatti si è provveduto ad elaborare linee guida e strategie di prevenzione dellâÂÂincetta e dello spreco dei dispositivi di protezione individuale e dei disinfettanti, strategie che si stanno esportando in tutte le strutture sanitarie della regione. I Dipartimenti di Farmacia e di Chimica dellâÂÂAteneo, con il mio coordinamento â aggiunge â stanno facendo uno sforzo sovrumano fabbricando in laboratorio quantitàenormi di disinfettante per le mani per tutto lâÂÂAteneo, per lâÂÂAzienda Ospedaliera Federico II e per altri atenei della Campania. Per aiutare (decongestionare) il laboratorio dellâÂÂOspedale Cotugno abbiamo avviato uno studio finanziato dal Dipartimento di SanitàPubblica in collaborazione con il Dipartimento di scienze Mediche Traslazionali, così da effettuare dei tamponi ad uso esclusivamente interno. Contemporaneamente è stata inviata una richiesta alla Regione per essere inseriti nella rete dei laboratori accreditati. Abbiamo tutte le carte in regolaû. Maria Triassi ribadisce che lâÂÂUniversitàâ Azienda Federico II ha giàallestito un reparto Covid presso le malattie infettive, e la rianimazione è impegnata in prima linea in questo senso. LâÂÂostetricia lavora a pieno regime per le emergenze e i malati oncologici, ed è stato attivato il percorso per le gravide Covid positive, come richiesto dalla Regione. Anche la cardiologia nella rete dellâÂÂinfarto sta dando una grossa mano al Cardarelli nellâÂÂambito del dipartimento interaziendale.
ëLâÂÂUniversità, Azienda Ospedaliera Federico II, non si è mai sottratta â continua la professoressa â in momenti di emergenza, e in tal senso è proiettata anche per il futuro. Da tempo ho suggerito al Magnifico Rettore lâÂÂopportunitàdi un dipartimento interaziendale per le emergenze specialistiche per alleggerire il dipartimento di emergenza del Cardarelli, per le competenze che possiamo mettere a disposizione. Analogamente, non ci si è mai sottratti allâÂÂaccoglienza di pazienti da altri ospedali, ma occorre una strategia precisa, individuando i percorsi dedicati, preferibilmente individuando gli ospedali anche dismessi da dedicare esclusivamente allâÂÂassistenza di malati di coronavirus. Possono essere seguite varie strategie. LâÂÂuniversitàFederico II â Azienda Ospedaliera non si è mai tirata indietroû.
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