Ruggi e Università di Salerno si uniscono per contrastare la diffusione del Coronavirus con l’apporto dei docenti, da una parte, nell’attività di analisi, nell’ottimizzazione dei percorsi ospedalieri e nell’attività di implementazione dell’igiene generale, oltre alla presenza degli specializzandi nei reparti, e dall’altra negli uffici di via San Leonardo con l’attivazione di nuovi posti letto e procedure di reclutamento. Una sinergia auspicata, nei giorni scorsi, dal responsabile sanità ed enti locali della Fials Mario Polichetti, compiaciuto che il Rettore Vincenzo Loia abbia preso atto della problematica ed ora auspica una maggiore integrazione per il futuro con il sindacato della Fials, che si è più volte messo a disposizione per lavorare con le altre istituzioni per salvaguardare la salute di tutti i cittadini della provincia di Salerno.
La nota di Ruggi e Unisa:
Nell’attuale momento di crisi sanitaria legato alla pandemia COVID-19, l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona” esprime l’importante grado di integrazione tra personale ospedaliero e personale universitario nella definizione di procedure gestionali ed organizzative condivise nel Collegio di Direzione Aziendale. Questa scelta si associa al ruolo quotidiano dei docenti universitari, sia come direttori di Unità Operative Complesse, sia come medici di reparto impegnati ad assistere i pazienti COVID e non COVID. I docenti del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana” stanno assicurando un significativo apporto in campi scientifici di specifico contrasto all’epidemia. In particolare si evidenzia il loro contributo alla diagnostica COVID mediante: l’attività di analisi molecolare e sierologica; l’attività di management sanitario per l’ottimizzazione dei percorsi ospedalieri e l’attività di implementazione dell’igiene generale ambientale con l’adozione di attrezzature e presidi innovativi. A tale scopo è da sottolineare che l’Azienda, grazie alle competenze scientifiche ed uniche dei docenti, è entrata tra i centri di riferimento per la sperimentazione di nuovi farmaci antivirali e coordina l’applicazione di nuovi protocolli per i pazienti COVID. In alcuni settori clinici i docenti garantiscono assistenza sanitaria a pazienti fragili ed immunodepressi mediante sistemi di telemedicina. Per la realizzazione di queste attività, oltre al personale, il Dipartimento di Medicina dell’Ateneo ha messo a disposizione anche attrezzature mediche necessarie per l’emergenza: una cappa a flusso laminare, tre ventilatori per assistenza respiratoria, centraline per monitoraggio microclimatico e per ricambi d’aria e gradienti pressori. Per quanto riguarda i medici in formazione (Specializzandi) afferenti alle Scuole di Specializzazione dell’Università di Salerno, continuano a svolgere attività assistenziale sotto la direzione dei loro tutor; gli Specializzandi degli altri atenei campani, presenti in rete formativa presso l’Azienda, sono stati richiamati per necessità presso loro università di appartenenza (come il caso degli specializzandi dell’Unità Operativa di Ginecologia). Oltre alle attività assistenziali organizzative, i docenti continuano a svolgere la propria attività didattica per gli studenti dei Corsi di laurea in Medicina, Chirurgia, Odontoiatria e delle Professioni Sanitarie attraverso il sistema informatico di didattica a distanza implementato dall’Ateneo”.
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