Questa notte torna l’ora legale. Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, nei prossimi 7 mesi in Italia ci saranno benefici per il sistema. Benefici che nel 2019, secondo quanto rilevato da Terna – la societร che gestisce la rete elettrica nazionale – hanno determinato un risparmio pari a 505 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricitร di circa 190 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 100 milioni di euro. Il beneficio nel 2020 potrร tuttavia essere influenzato dalla riduzione dei consumi registrata in questo periodo di chiusura delle attivitร per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Complessivamente, dal 2004 al 2019 il minor consumo di elettricitร per l’Italia dovuto all’ora legale รจ stato di circa 9,6 miliardi di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di oltre 1 miliardo e 650 milioni di euro. Nel periodo primavera-estate, spiega Terna, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attivitร lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attivitร lavorative sono per lo piรน terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.
Articolo pubblicato il giorno 28 Marzo 2020 - 09:46