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Pompei, la ‘quasi scoperta’ della stanza dell’amore e le proteste dei visitatori

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Pompei. Circa una settimana fa ha occupato la ribalta della cronaca, non solo locale, la notizia delle proteste vibrate di visitatori e addetti alla custodia contro lo “strapotere” di una troupe cinematografica impegnata in riprese per Cronaca di attualità ( e quindi gratuite). La stessa troupe è stata accusata di avere preteso anche di volere condizionare la visita di visitatori e gruppi di turisti organizzati da Guide. C’era stata infatti una prima fase di “sopportazione” senza particolari resistenze, durata una buona ora. Quando però la visita alle Terme del Foro è stata impedita e l’accesso consentito solo agli addetti ai lavori di ripresa cinematografica la protesta delle Guide e degli Addetti alla sorveglianza è montata fino al confronto verbale acceso, fortunatamente sedato dall’arrivo dei Carabinieri. Pare che siano stati gli stessi custodi a telefonare ai Carabinieri i quali, dopo brevi indagini presso gli Uffici della Soprintendenza, hanno riportato la normalità negli Scavi di Pompei.
Una mattinata movimentata che si sarebbe potuta evitare se soltanto a quella Troupe fossero state date precise disposizioni per effettuare le riprese fuori dagli orari dell’apertura al pubblico o almeno nelle ore di minore affluenza. Comunque una inchiesta appurerà le responsabilità gestionali e anche amministrative. C’è anche infatti chi afferma che la Troupe – operando in orario di apertura al pubblico e con il privilegio della cronaca – risparmiava così le somme dovute all’Erario per le riprese. Insomma, si profilerebbe un caso di evasione di versamenti previsti per legge. Ma di questo non possiamo essere certi.
Non una gran cosa comunque, tutto sommato, ma indice di un certo scollamento tra gestione quotidiana e “straordinaria”. Quest’ultima gestita al meglio della visibilità presso i Media di ogni genere. E non per caso — puntuale come ogni volta che si profilano problemi o critiche per la gestione ordinaria del Parco Archeologico – è spuntata dal mazzo di carte del prestigiatore “massimo”, di nome e di fatto, un nuova scoperta. Stavolta essa riguarda la domus “Casa del Frutteto” e i suoi cubicoli floreali, oggetto di un buon restauro.
La notizia è stata data dall’Ansa come uno scoop. La “scoperta” riguarda però l’uso cui possa essere stata destinata una piccola stanza da letto. Un Cubicolo floreale, come dicono gli addetti ai lavori. Un cubicolo bello di suo perché vibrante di verdi e neri vividi e forti alle pareti affrescate con maestria. “Abbiamo scoperto una stanza per l’amore”, così ha detto Massimo Osanna, l’ormai notissimo Direttore del Parco archeologico di Pompei, ai cronisti dell’Ansa chiamati a raccolta. Nel nostro piccolo però, a dirla proprio tutta, pensiamo che siamo di fronte a un a “quasi scoperta”, come il famoso “quasi gol” di Niccolò Carosio, il mitico radiocronista di un Calcio eroico. Carosio, in una partita che vedeva impegnata la nazionale italiana, definì enfaticamente “quasi gol” un innocuo tiro indirizzato verso la porta avversaria. La Storia si ripete, dunque. Ma, alla fine, meglio di niente…

PUBBLICITA

 Federico L.I. Federico


Articolo pubblicato il giorno 2 Marzo 2020 - 07:02

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