Napoli. La protesta all’interno del carcere di Poggioreale a Napoli è rientrata in serata. Tutti i detenuti sono all’interno delle loro celle. Lo ha reso noto il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello che, uscendo dal carcere, ha cercato anche di placare gli animi dei familiari che continuano a stazionare all’esterno dell’istituto. I familiari dei detenuti, dinanzi al carcere di Poggioreale nel pomeriggio avevano bloccato il transito dei tram. Momenti di tensione si sono registrati quando all’interno dell’istituto sono entrati alcuni agenti della Polizia penitenziaria muniti di scudi protettivi. I familiari espongono striscioni chiedendo l’indulto o l’amnistia o in alternativa un provvedimento che possa mettere i loro familiari agli arresti domiciliari.
Secondo quanto si è appreso la rivolta è scoppiata al termine dell’ora d’aria quando alcuni detenuti anziché rientrare nelle sezioni sono saliti sul tetto. Immediatamente é scattato il dispositivo di sicurezza da parte della polizia penitenziaria. In altri padiglioni i detenuti hanno iniziato a battere le stoviglie sulle grate urlando “rivolta” mentre alcuni detenuti hanno rovesciato a terra diversi oggetti. All’esterno si sono radunate alcune decine di donne chiedendo l’indulto. Anche a Poggioreale a scatenare la protesta è stata l’annunciata sospensione dei dei colloqui: una misura presa per contrastare l’eventuale contagio dal coronavirus. Sul posto sono giunti il questore Alessandro Giuliano ed il comandante provinciale dei Carabinieri, generale Giuseppe Canio La Gala, il garante regionale per i diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello mentre un elicottero della polizia ha sorvolato la zona. Il traffico lungo via Poggioreale è rimasto bloccato fino a tarda sera.
Articolo pubblicato il giorno 8 Marzo 2020 - 19:22