Napoli. Si svolgerà stamane l’autopsia sul corpo del 15enne Ugo Russo, ucciso nella notte tra sabato e domenica scorsi in via Generale Orsini a Napoli, mentre tentava di rapinare un carabiniere e la sua fidanzata. E intanto scoppia la polemica sui particolari che il militare indossasse un Rolex e portava con se la pistola di ordinanza mentre era in libera uscita. C’è stato un ‘botta e risposta’ tra il Garante dei Detenuti del Comune di Napoli, Pietro Ioia, a sua volta al centro di polemiche al momento della nomina per il suo passato in carcere e i suoi precedenti, e il consigliere regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. Il militare dell’Arma, “avrebbe dovuto lasciare a casa l’arma e il Rolex – ha detto ieri ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 – se non l’avesse avuto, nulla di tutto ciò sarebbe successo. Con quel tipo di orologio al polso a Napoli non giri. Addirittura, il sindaco ha fatto un’ordinanza rivolta ai turisti da anni, nella quale li si invita a lasciare il Rolex in albergo e a indossare un orologio di plastica. Sappiamo com’è Napoli, sai che con il Rolex puoi subire una rapina. Sei un carabiniere, devi sapere queste cose”. “La mentalità criminale e delinquenziale ritiene normale derubare il prossimo – ha ribattuto Borrelli – la colpa è oramai delle vittime che non si fanno derubare, non dei rapinatori. Si trova ogni giustificazione per dare ragione a ladri, criminali e anche camorristi. E’ la stessa mentalità che ritiene normale stuprare una donna se mette la minigonna. La cosa grave è che ad affermare tali sciocchezze sia un pregiudicato che è stato nominato addirittura Garante dei Detenuti. Siamo senza parole”.
Ieri sera intanto c’è stato un vertice nell’istituto di Medicina Legale del Secondo Policlinico di Napoli per stabilire un metodo nell’espletamento degli esami tecnici irripetibili. Erano presenti come consulenti della procura di Napoli il medico legale Francesco Vinci, docente presso l’università di Bari, come perito balistico, e il professor Claudio Buccelli come anatomopatologo, per il carabiniere 23enne, indagato per omicidio volontario, il medico legale Luca Lepore e il perito balistico Alessandro Lima. Anche la famiglia di Ugo Russo ha nominato un suo perito come medico legale. Nel corso della riunione sono stati fissati criteri tecnici per procedere all’accertamento delle cause che hanno provocato la morte del giovane Ugo Russo e la dinamica, anche per accertare la posizione del carabiniere, che ha esploso con la pistola di ordinanza tre colpi, due dei quali hanno raggiunto Ugo Russo.
Articolo pubblicato il giorno 6 Marzo 2020 - 08:07