“È inaccettabile la devastazione di un pronto soccorso. Lo è sempre. Ma nei giorni in cui tutte le strutture sanitarie del Paese sono chiamate a fronteggiare l’emergenza coronavirus, lo è ancora di più”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza dopo la devastazione del Pronto soccorso a Napoli dopo la morte del quindicenne colpito ad un colpo di pistola da un carabiniere che aveva tentato di rapinare. “Ho chiamato questa mattina il direttore dell’Ospedale Pellegrini di Napoli e il direttore del pronto soccorso – ha poi aggiunto Speranza – per testimoniare la vicinanza del Governo e di tutto il Paese e offrire tutto il sostegno necessario a ripristinare la struttura, appena possibile. Dobbiamo prenderci cura di chi si prende cura di noi”.
Striscioni di solidarieta’ per il personale del pronto soccorso dell’ospedale vecchio Pellegrini, a Napoli. Negli spazi del nosocomio, il cui pronto soccorso e’ stato distrutto nella notte di sabato dai parenti del sedicenne morto in seguito a un tentativo di rapina a un carabiniere, sono stati esposti striscioni di solidarieta’. “Giu’ le mani. Il personale del pronto soccorso non si tocca”, recita lo striscione sulle scale. E ancora, proprio nell’ingresso del pronto soccorso: “Piu’ sicurezza meno parole” e “Basta la violenza al pronto soccorso”. In mattinata il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, con un po’ di cittadini, ha organizzato un flash mob a sostegno del personale dell’ospedale. I partecipanti al flash mob avevano cartelli con le scritte: “Chi devasta un ospedale devasta la salute di tutti i cittadini” e “Rispetto e solidarieta’ per gli operatori”.
“Al di la’ della vicenda tragica di questo ragazzino e del carabiniere, c’e’ un tema importante: i familiari e gli amici di questo ragazzino hanno devastato un pronto soccorso dimostrando quanto non amano la citta’ e quanto non amano il prossimo. Un’azione del genere, con i sanitari che hanno fatto di tutto per salvarlo, ha solo una spiegazione: loro se ne fregano del prossimo e non rispettano le esigenze altrui”. Con queste parole il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, nel corso di un sit in all’ospedale Pellegrini di NAPOLI, commenta l’episodio di ieri al ps del presidio della Pignasecca. “Ho visto le immagini – rimarca – e loro hanno picchiato una persona che era ricoverata sdraiata su una barella. Smettiamola di raccontare questa storia del dolore, quelle persone vanno perseguite con il massimo della durezza: sono delinquenti venuti a devastare un bene di tutti”. Le aggressioni – sottolinea Borrelli – non sono un fatto nuovo “e finalmente e’ arrivato il presidio della polizia, spero che in tutti i pronto soccorso ci sia – conclude – una pattuglia h24 delle forze dell’ordine”.
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