Napoli. Che l’inventiva dei napoletani non tema paragoni è un fatto risaputo a livello mondiale. E in questo periodo di quarantena visto che non ci possiamo abbracciare, come facciamo usualmente, lo si fa in modo virtuale. Ma non solo perché sta diventando virale il video postato da un utente attraverso il quale c’è la condivisione collettiva attraverso i balconi della famosa hit di Andrea Sannino, “Abbracciame”. Intanto anche a livello nazionale si susseguono gli inviti ad iniziative web e flash mob per sostenere la popolazione in questo momento difficile. Oggi, alle 18, tutti sono invitati a prendere il loro strumento musicale e a mettersi a suonarlo dalla loro finestra affinché il Paese possa diventa, per pochi minuti, un gigantesco concerto gratuito. Inoltre i bambini e le loro famiglie sono invitati disegnare un arcobaleno con la scritta “Andrà tutto bene” da appendere a balconi e finestre domani. Con l’hashtag #andràtuttobene in queste ore si possono già vedere molte foto di bambini e ragazzi che, con le loro famiglie, stanno usando matite colorate, pennarelli, tempere per realizzare le loro piccole grandi opere di speranza. Crescono le adesioni in queste ore all’evento “Napoli non si spegne”. Come spiegato dal suo promotore Michele Del Vecchio, direttore di Spazio Tangram, l’iniziativa consiste nell’illuminare il balcone di casa propria tutti insieme per due minuti domani, dalle 20, facendo in modo che vari quartieri della città si illuminino due a due, ogni cinque minuti, fino alle 20.30. “Lo facciamo prendendo in prestito le parole di Italo Calvino: ‘Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Ed è proprio dall’alto che vogliamo far vedere il nostro essere vicini, quartiere e quartiere, regalando ad un astronauta immaginario la visione di un meraviglioso gioco di luci’. A Milano alcuni internauti hanno lanciato per domani la “mestolata collettiva”: “A chi è sola o solo, a chi è ammalato o ammalata, a chi è in isolamento o passa turni sfiancanti in ospedale: a tutti loro, facciamo sentire la nostra vicinanza e il nostro supporto”, “armiamoci di padelle e mestoli, perché alle 19 in punto ci uniremo in una ‘mestolata’ collettiva di speranza, condivisione, incoraggiamento, resistenza. Cinque minuti di percussioni caserecce per sentirsi parte di una grande comunità che non si arrende e che suona insieme il ritmo della vita”. Altra proposta che sta diventando virale quella di fare scattare domani, esattamente a mezzogiorno, un grande applauso “per tutto quello che ognuno di noi sta facendo per la Nazione”.
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