“Turni interminabili e massacranti per compensare l’assenza del personale messo in ferie nel tentativo di diminuire il rischio contagio e dispositivi di protezione non adeguati. L’organizzazione del lavoro all’inceneritore di Acerra, in questa fase di emergenza, rischia paradossalmente di compromettere proprio la salute degli operatori che si intende salvaguardare. In caso di quarantena di massa il rischio, oltre all’incolumità dei lavoratori, è quello di rallentare o fermare del tutto l’attività dell’impianto e di dover fare i conti con un’inevitabile emergenza nella gestione dei rifiuti che coinvolgerebbe tutto il territorio regionale”. Lo ha dichiarato la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che ha rivolto un’interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale della Campania e all’assessore al Lavoro Sonia Palmeri.
“E’ rimasta senza risposta la richiesta dei lavoratori alla dirigenza di A2A di essere dotati di adeguati dispositivi di protezione e di provvedere alla misurazione della temperatura con termometro a infrarossi. Addirittura paradossale l’organizzazione del lavoro, con ferie forzate per una parte del personale compensate con turni fino a 12 ore per gli operatori rimasti in servizio. Abbiamo dunque chiesto la Giunta regionale di rivedere le modalità organizzative in modo da tutelare i dipendenti e quali tutele e dispositivi di protezione siano stati previsti per gli stessi”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Marzo 2020 - 20:18