#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 24 Aprile 2025 - 17:09
17.6 C
Napoli

Jabil, la lettera disperata degli operai a Conte a pochi giorni dal licenziamento

facebook
Cairo: “Con Zapata sarebbe stato un altro Toro. Napoli? Sarò...
Furti in appartamento a Posillipo: catturato latitante
Camorra, il clan Licciardi utilizzava smartphone russi con sicurezza militare
Spaccio di cocaina e marijuana: 48enne ai domiciliari a Casal...
Sospeso per 10 anni l’account TikTok di Salvatore Borsellino: “Grave...
Pompei, cielo senza regole: elicotteri abusivi per turisti e matrimoni....
Lobotka versione scudetto: “Siamo primi, è tutto nelle nostre mani....
Ercolano, in arrivo due palazzetti e nuova tribuna ospiti allo...
Acerra, droga nascosta nell’armadio: arrestato 20enne
Bradisismo, Caso (M5S): “Il Governo ignora i territori, si muove...
Don Salvatore Saggiomo nominato garante dei detenuti a Caserta
Gea Martire protagonista a Napoli degli Incontri sul Dialetto
Stellantis, Cgil Campania lancia l’allarme: “Segnali di dismissione nello stabilimento...
Furto in un bar tabacchi nel Cilento: rubati Gratta e...
Napoli, ucraino rintracciato e arrestato, dovrà scontare un anno per...
Universo di Didò: dalla Terra allo Spazio – Tornano i...
Rione Alto, sventato furto in negozio: arrestati 2 pregiudicati di...
La Belle Époque a Brescia: arte e charme a Palazzo...
Clan Licciardi, traffico di droga miliardario al Don Guanella: cocaina...
HH – Heinrich Himmler i semi dello sterminio, in scena...
Comicon 2025: tutti gli ospiti, le anteprime e gli eventi...
Inter-Roma a Fabbri, Mariani per Napoli-Torino: ecco le scelte arbitrali...
Tragedia del Faito, oggi autopsia sulle vittime e nuovo sopralluogo...
Giro Giro Napoli omaggia la storia della città per i...
Arte e Poesia in nome della Pace e della Libertà:...
Alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, Nadia Terranova presenta Quello...
XI edizione di Una giornata Leggend…aria – Libri e lettori...
Droga nel Beneventano, controlli serrati nel periodo pasquale: 11 segnalati...
Frana Ischia, in arrivo 10 milioni per le imprese colpite:...
Controlli straordinari nell’Avellinese: denunce, fogli di via e guida sotto...

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Chiediamo solo di avere la possibilità di continuare ad avere una vita dignitosa, di poter continuare a guardare serenamente negli occhi i nostri figli”. E’ questo l’appello, forte e chiaro, lanciato dai 630 lavoratori della Jabil di Marcianise ed indirizzato al premier Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

Una richiesta d’aiuto, quella che i lavoratori hanno fatto inviando una lettera alle tre istituzioni del Governo, a poco meno di 3 settimane dalle lettere di licenziamento annunciate anzitempo dalla multinazionale. La vertenza Jabil è entrata dunque nella fase conclusiva: la deadline fissata dalla multinazionale è il 23 marzo, quando 350 dipendenti saranno messi letteralmente alla porta qualora non avranno accettato le nuove, possibili, destinazioni lavorative.

“A giugno scorso la multinazionale americana ha aperto una procedura di mobilità per circa la metà dei lavoratori in organico – spiegano i 630 lavoratori nella lettera inviata agli uomini di Governo – Grazie alle iniziative intraprese nei mesi scorsi si è ottenuta una proroga della cassa integrazione che scade il prossimo 23 marzo, data in cui l’azienda ribadisce la volontà di procedere con 275 licenziamenti. Ognuno di noi in questi mesi ha fatto tanto per scongiurare quello che tra pochi giorni si potrebbe presentare come un dramma sociale. Si sono susseguiti svariati accordi di ammortizzatori sociali che noi tutti pur non condividendoli in pieno ci siamo adeguati a rispettare. Tanti colleghi, volontariamente hanno deciso di aderire ai progetti di reimpiego, nonostante le mille paure che accompagnano scelte che ti cambiano la vita e visto che oggi c’è ancora la possibilità per chi volontariamente vorrebbe aderire bisogna superare lo scoglio del 23 marzo”.

Intanto i giorni passano e le speranze di una svolta per i lavoratori della Jabil sembrano vanificarsi sempre più, nonostante le lotte, le proteste messe in campo insieme ai sindacati. Dopo il corteo di protesta per le strade adiacenti lo stabilimento di Marcianise e lo sciopero di 8 ore fuori il palazzo della Prefettura di Caserta, ad oggi purtroppo tutto tace.

“Tutte le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm stanno ribadendo a gran voce la necessità di verificare, grazie al decreto Mille Proroghe la possibilità di ulteriore cassa integrazione con il solo scopo di continuare a gestire il progetto di ricollocazione presso le aziende che si sono rese disponibili ad assorbire i lavoratori eccedenti, ma purtroppo il management Jabil continua a ribadire un secco no e conferma le 275 lettere di mobilità – concludono i lavoratori – Abbiamo per tanto bisogno di un forte intervento ministeriale e governativo, di tutte le forze politiche affinché si interceda con la direzione Jabil per trovare delle soluzioni alternative. Riteniamo inutile ricordare la situazione economica e lavorativa del Sud, dove la parola lavoro è sinonimo di incubo, angoscia e scoraggiamento. Presidente, ministri, onorevoli, abbiamo poco tempo, chiediamo di evitare quello che tra pochi giorni sarà un dramma sociale con conseguente disagio di ordine pubblico. Vogliamo solo continuare a lavorare, aiutateci”.


Articolo pubblicato il giorno 6 Marzo 2020 - 13:15


ULTIM'ORA


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento